Die Seele

di auroramyth
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a My Space: eccoci all'ultimo capitolo, mi scuso fin d'ora per il ritardo infinito nella pubblicazione.
Non mi dilungo in inutili chiacchiere se non nel lasciarvi i miei più sentiti ringraziamenti.
Grazie a Jasmb per aver aggiunto la storia alle seguite, a: Sommerfugl, Silents_words, Phantom Rose, memy881 e Alice Herondale per aver commentato il precedente capitolo e infine un grazie a quanti leggeranno e commenteranno quest'ultimo!
Grazie a tutti e buona estate!





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CAPITOLO 4

 
Seele sta prendendo il sole da un po’ di tempo, quando Bill le si butta accanto, sedendosi scompostamente sull’asciugamano di Amber che al momento è in acqua a sguazzare.
-Ciao, Seele!-
-Ciao, Bill…- le risponde lei non con lo stesso tono entusiastico di lui.
-Posso parlarti due minuti?-
Seele comincia a guardarsi intorno alla ricerca di una via di fuga, ma sembra che al momento siano tutti troppo occupati a spassarsela per potergliene offrire una.
Lei teme cosa possa dirle Bill in privato, dal momento che il rapporto tra loro non è mai stato molto disteso.
E che aveva sempre fatto di tutto per ostacolarli quando stavano insieme lei e Tom in precedenza.
Inoltre, tutte le volte che si erano ritrovati soli, momenti ben ponderati da Bill in cui era sicuro di poter rimanere solo con lei, erano sempre finiti a litigare pesantemente e scannarsi verbalmente.
-Ehm, certo… dimmi pure…- si rassegna ad acconsentire lei.
-Mi sono promesso che sarei venuto a parlarti e a scusarmi con te per come mi sono comportato in passato nei tuoi confronti… Sono stato un bastardo, un vero bastardo… E ora ho capito che non lo meritavi… Spero che prima o poi vorrai perdonarmi e volevo farti sapere che se hai bisogno di una spalla su cui appoggiarti e qualcuno a cui chiedere come funziona quella testa calda di mio fratello io ci sono… per davvero questa volta… Ecco, l’ho detto… Ho sputato tutto il rospo, ora sta a te… Ribattere o insultarmi, vanno bene entrambi e me lo meriterei anche a dir la verità…-
Seele riduce gli occhi a due fessure e lo scruta con diffidenza.
-Non riesco a capire se mi hai detto tutto ciò per attaccar brighe o se sei serio…-
-No, no, non voglio assolutamente litigare con te! L’abbiamo già fatto a sufficienza e per delle stronzate… Sono assolutamente super serio! Te lo giuro…-
Lei ci riflette per un attimo poi replica: -Te l’ha detto Tom di venire a dirmi questo, vero?-
-No, Seele, a di la verità non lo sa che sono venuto a parlarti, ma sicuramente se n’è accorto, visto che ci sta fissando ora.- le dice Bill, indicando nella direzione di Tom con la testa.
Effettivamente il suo ragazzo se ne sta piantonato sulla spiaggia a gambe divaricate e braccia incrociate sul petto a qualche metro da loro e li guarda con un espressione confusa e scettica.
Bill si alza in piedi, con una leggera espressione di delusione sul volto.
-Beh, io adesso vado… Ti chiedo solo di pensare a quello che ti ho detto… Ci terrei molto che le cose tra noi fossero distese d’ora in poi… So quanto tiene a te Tom, l’ho visto e lo sento… Perciò so che sarebbe contento se noi finalmente andassimo quantomeno d’accordo, perciò ti chiedo di pensarci… se non vuoi farlo per me, se non altro fallo per lui…- le dice con un sorrisetto colpevole sulle labbra.
Lei gli sorride genuinamente per la prima volta in assoluto.
-Questo si chiama ricatto morale, Bill…-
Lui ghigna.
-Chiamalo come ti pare, la sostanza è la stessa…-
Lei ridacchia gettando indietro la testa.
-Va bene, Bill. Ci penserò, promesso…-
-Grazie, Seele…- le dice dolcemente.
Poi si china e le bacia i capelli.
Seele resta basita, impalata a bocca aperta, per parecchi secondi anche dopo che Bill se n’è andato, per l’inaspettato gesto d’affetto nei suoi confronti.
Comincia a credere che Tom avesse avuto ragione quando le aveva detto che Bill nell’ultimo anno è molto cambiato.
Crede di averne appena avuta la dimostrazione.
Le parole di Bill, le sue espressioni benevole e i suoi gesti d’affetto l’hanno talmente sconvolta che neppure si accorge che il posto di Bill, e di Amber prima di lui, viene occupato da Tom.
-Allora?- le domanda con apprensione, temendo che abbiano litigato ancora, ma confuso dal bacio di Bill.
Che fosse un bacio di Giuda?
-Allora che?- ribatte lei ancora in stato confusionale.
-Di che avete parlato voi due?-
-Bill si è scusato con me, ha detto che non ha intenzione di litigare più e che anzi ci sarà per me se avrò bisogno…- gli rivela con un tono talmente stupito che Tom capisce che per lei stessa questa è una novità assoluta.
Ad ogni modo è contento che finalmente Bill abbia deciso di smettere di fare lo stronzo con Seele, e crede di sapere di nuovo di chi è il merito di questo cambiamento nel fratello.
Non può evitarsi di sorridere alle parole della sua ragazza.
-Dunque? Cosa pensi di fare con lui?-
-Credo che gli darò una chance per dimostrarmi che è cambiato… ma non subito, prima voglio farlo rosicare un po’…-
-Stai cercando di mettere in atto una subdola e meschina vendetta, amore mio?!- la canzona Tom.
-Può darsi… la cosa ti disturba?-
-No, se prometti di non farla durare molto… Si merita di rimuginare un po’ su come si è comportato, io stesso lo ammetto… Ma rischi a tirarla per le lunghe di finire come eravate un anno fa…-
-Lo so benissimo, Tom… Stasera ci parlo, promesso!-
-Brava, tesoro mio!- le dice mentre si china a darle un bacio sulla bocca.
-Beh, io vado un po’ in acqua, vieni con me?-
-Sì! Assolutamente! Mi va proprio un bel bagno!-
 
Quella sera Seele approfitta del momento sigaretta che sa che Bill si prende sempre prima di cena per andare a parlare con lui come promesso a Tom, che la aspetta nella hall insieme a Gustav e Georg in attesa che anche le ragazze siano pronte e li raggiungano.
Lo trova appoggiato alla balaustra del terrazzino sospeso sull’acqua del loro hotel, mentre contempla il tramonto, con Pumba stravaccato accanto a lui.
-Ehi, Bill!-
-Seele…- risponde buttando fuori il fumo di bocca in una nuvoletta grigia.
-Tutto bene?- continua.
-Io sì, e tu?-
-Bene… Vuoi?- le dice offrendole il pacchetto di sigarette.
-Perché no?!-
Ne prende una e Bill molto cavallerescamente gliela accende avvicinando la fiamma dell’accendino alla sigaretta che pende dalle sue labbra.
-Sono qui per parlarti di quanto ci siamo detti oggi…- dice mentre aspira il fumo acre e forte della sigaretta.
-Adesso tocca a me…- continua mentre butta fuori il fumo a sua volta.
-Dimmi.-
-Ti perdono, Bill. Semplicemente questo: ti perdono…-
Bill le fa un sorriso di riconoscenza e poi la abbraccia di slancio.
Non l’ha mai fatto prima di allora, non si è mai avvicinato a lei, e la sensazione di averla tra le braccia le comunica un forte senso di protezione.
Si sente come un fratello maggiore pronto a difenderla.
-Non lo avrei mai creduto possibile in passato, ma ti voglio bene, Seele!- le confessa con voce tenue.
-Anche io te ne voglio, Bill! Te ne ho sempre voluto, anche se mi facevi la guerra…-
-Ti chiedo di nuovo scusa, non capiterà mai più… D’ora in poi ci sarò per te, e ti tratterò come un fratello tratta la propria sorellina, promesso!-
Bill le bacia castamente i capelli e la stringe ancor di più a sé.
Tom li interrompe proprio in quel momento.
-Ehi, Bill, ci stai provando con la mia ragazza per caso?- gli chiede sarcasticamente, fingendosi geloso del loro abbraccio.
-Per nulla, Tom… Non che non sia bellissima, ma ho già la mia Amber…- gli dice, mentre scioglie l’abbraccio e gli fa l’occhiolino.
-Meno male che hai messo le cose in chiaro, Bill, o questa notte avresti dormito sul balcone!- interviene Amber che si palesa ai loro occhi, sbucando da dietro l’angolo.
In un attimo tutti i loro amici si fanno avanti dagli angoli bui della terrazza e li accerchiano.
-Ci stavate spiando?- urla Bill sconvolto, accusandoli con lo sguardo.
-No, stavamo origliando a dire la verità! Volevamo assicurarci che non finisse in un massacro e bagno di sangue…- gli dice Amber con un tono di totale innocenza.
Bill e Seele li fissano sconvolti, finché tutti, all’unisono, scoppiano a ridere, loro compresi.
“È finita!”, pensa Seele, mentre guarda tutti che chiacchierano serenamente tra di loro, ridendo e scherzando, “Finalmente sono dove voglio stare e con chi sono felice!”




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