Cambiare Prospettiva

di gigliofucsia
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Il sole era alto e la foresta pulsa di vita. Il muro di un pozzo si erge fiero in mezzo alla radura. Una donna si avvicina, la leva e comincia a ruotarla. La corda si tende e qualcosa dal fondo si alza in superficie. La donna svuota l'acqua del secchiello nel vaso, dopo di che lo rigettò sul fondo e si allontanò con il vaso tra le braccia.

Il secchiello sul fondo non vedeva altro che buio e freddo, quanto avrebbe voluto essere come gli alberi di quella foresta. La sua vita era un continuo su e giù. Per pochi secondi vedeva la luce poi era costretto a tornare sul quel fondo oscuro per molto tempo. Invece gli alberi non avevano un fondo, crescevano e crescevano alla luce del sole.

“uffa! Come vorrei essere un albero!”, la sua voce echeggio nel pozzo tra il gocciolare e il gorgogliare dell'acqua. Quando ad un tratto capì di essere stato udito da qualcuno. Perché una voce minuta gli rispose “come vorrei essere al posto tuo”.

Un'altra donna si affacciò sul pozzo e tirò su la carrucola. Il secchio vide la luce avvicinarsi, appena si affaccio alla luce della foresta si guardò intorno e la stessa voce lo chiamo. Il secchio seguì la voce e scoprì che chi gli aveva parlato era una mela di un albero. Mentre veniva rigettato giù gli chiese “perché vorresti essere un secchiello?”

la mela rispose “perché ti stimo”. Il secchiello rimane basito e gli chiede “come puoi stimare uno che fa solo su e in giù tra luce e oscurità? Tu che hai la possibilità di essere sempre illuminata dal sole?

La mela gli risponde “gli alberi una volta caduti in basso restano sul suolo, tu invece tocchi il fondo molte volte ma ti rialzi sempre, è per questo che ti stimo”. Il secchiello si sentì lusingato, non l'aveva mai vista in quel modo. A volte basta cambiare prospettiva per essere felici.





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