Piangerai alla mia morte
figlio d’Ammone,
anche se né Babilonia,
né Alessandria avrai perso?
Dannate lacrime che mi rigate il volto!
Avevi detto che tanto amavi al povero Efestione,
voglio stringerti a me,
dove sei ora?
La risposta è triste per me
quanto è gloriosa per te.
Ai confini del mondo
spicchi divino
il volo per il cielo
e Ammone e Zeus t’ offriranno
il miglior loro simposio.
La tua chioma indicherà a me,
scintillando d’oro,
dove sei
e dove gioisci,
dimenticando me,
piccolo terreno essere illacrimato.
VI PREGO DI FARMI SAPERE CHE COSA NE PENSATE, durante le vacanze pubblicherò tante altre poesie!! |