Un'estate qualunque

di Jasmine_dreamer
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Quella mattina cominciò normalmente con un cappuccino e una brioche che mi servì la domestica.
“Grazie Karen.” Dissi ancora stordita per via del sonno.
Lei mi rispose con un sorriso e tornò in cucina.
Posai il vassoio sul comodino e mi alzai a guardare fuori da quella grande finestra, in quella casa in cui abitavo da sola da quando mia madre era morta.
Christian dormiva beato nella sua culla, figlio di un amore clandestino durato un’ estate, avrebbe presto compiuto un anno e suo padre non ne conosceva neanche l’esistenza.
A 20 anni nessun ragazzo è pronto a diventare genitore, e lui non era in grado di assumersi una tale responsabilità.
A volte mi sentivo egoista per negare a mio figlio un padre, io che avrei pagato oro pur di averne uno.
“Signorina Nicole..” Karen mi risvegliò dai miei pensieri: “C’è una chiamata per lei.”
“Pronto?” dissi sollevando la cornetta.
“Niki, oggi hai da fare?” La voce squillante di Jessica mi perforò un timpano.
“No, nulla. Vieni da me alle 12, mangiamo insieme e poi decidiamo cosa fare.”
“D’accordo, a dopo.”
Riattaccai e andai a fare colazione.
Finita la brioche, i versetti di Christian mi chiamarono.
Mi appoggiai mio figlio in grembo e lo accarezzai sulla testa, mentre in radio andava in onda una vecchia canzone dei Coldplay.
Avevo solo 19 anni, un figlio ed una casa in cui abitavo da sola da poco più di un anno.
Il mio cane Laika arrivò sdraiandosi ai piedi del letto, mentre io canticchiavo tutte le canzoni in radio e Christian se ne stava sdraiato con la testa appoggiata sul mio seno a godersi le coccole.
L’unica cosa che mi tormentava era il pensiero di dove fosse Oliver.
Christian si tirò su con le braccia, spalancò i suoi occhioni azzurri, e mi fece il sorriso più bello e dolce che potesse esistere.




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