Titolo: You Will Journey From Boy to
Man Autore: SHUN DI ANDROMEDA/KungFuCharlie Pacchetto:
TERRA Fandom: Professor Layton Introduzione: Post-TUF (The
Unwound Future), si tratta di un breve flash della partenza di Luke e
del suo ritorno dopo anni. Personaggi: Luke Triton Rating:
Verde Generi: Sentimentale Avvertimenti: Missing Moments Note
(opzionali): Il titolo è preso spudoratamente da “Son
of Man” di Phil Collins
YOU WILL JOURNEY FROM
BOY TO MAN
Con gli occhi ancora gonfi di lacrime,
Luke sedeva sul ponte della nave, il viso rivolto verso l'orizzonte
infinito davanti a sé.
Sulle ginocchia, teneva il proprio
cappello e la propria borsa: entrambi presentavano i segni
dell'ultima avventura a cui aveva preso parte mentre i ricordi
affollavano mente e cuore, rendendo il tutto più doloroso che
mai.
Il ponte era affollato di persone che
parlavano, ridevano, facevano progetti ma lui si sentiva del tutto
separato da quei frammenti di vita che si dipanavano dinanzi ai suoi
occhi che guardavano distrattamente senza vedere: non era quello il
suo posto, lo sentiva, eppure aveva fatto una promessa e non sarebbe
stato così vigliacco da infrangerla.
Il professore era stato come un secondo
padre per lui – entrambi, lo sapeva, avevano sofferto molto nel
separarsi – e non avrebbe fatto nulla per dargli un dispiacere:
avrebbe sopportato la lontananza e, magari, un giorno, sarebbe
tornato a Londra e lo avrebbe cercato.
Forte di quella risoluzione, Luke
Triton, 13 anni, si alzò di scatto dal fasciame di corde su
cui si era accomodato, si asciugò gli occhi e si lasciò
andare ad un sorriso ottimista; correndo verso la ringhiera più
vicina, non si curò di chi stesse scontrando, e si sporse
infine verso i flutti che la nave fendeva nel suo lungo viaggio.
Il vento soffiava e, tra le nuvole, al
ragazzino sembrò di rivedere i volti di coloro che aveva
lasciato dietro di sé; erano innumerevoli come le gocce
d'acqua sulla ringhiera in metallo, amici di ogni tipo, persone che
gli avevano insegnato tanto e alle quali aveva voluto bene con tutto
sé stesso.
La prima a comparire fu Flora, con la
sua dolcezza dipinta sul viso modellato dalle nubi bianche come
latte.
Poi venne Clive, il suo dolore
congelato in occhi troppo scuri per essere veri.
E ancora il professor Shreder, anziano
ma dai lineamenti sereni nonostante tutto.
Come in una parata, rivide le persone
di Folsense, quelle di St. Mystére – e poco importava se
fossero perlopiù automi, per lui erano preziose come le altre
– e perfino i suoi vecchi amici di Misthallery – i
ragazzi del mercato e Arianna, soprattutto -.
Ognuno di loro era prezioso.
Per ultimi, rivide infine il professore
e Claire: li vide danzare tra le nuvole, come ad un ballo incantato
e, in cuor suo, pregò per la loro felicità.
Claire non c'era più, questo è
vero, ma un giorno sperava si sarebbero incontrati di nuovo, il
professore si meritava un po' di gioia, faceva sempre tanto per tutti
e non era giusto che solo lui non ne potesse godere.
“Le prometto che tornerò,
professore.” mormorò Luke col viso rivolto al cielo
azzurro e gli occhi pieni di lacrime – questa volta, però,
si trattavano di lacrime di commozione dal sapore di un futuro
ottimista che sarebbe stato luminoso -, “Diventerò un
gentiluomo come lei e tornerò. Resti sempre fedele a sé
stesso e vedrà che andrà tutto bene.”.
Con un ultima occhiata al mare calmo,
Luke infine si staccò, si calcò per bene il berretto in
testa e prese a correre lungo il ponte: “Mamma! Papà!”
chiamò a gran voce.
§§§
10 ANNI DOPO
Si dice che la vita sia il viaggio più
incredibile che si possa fare e Luke Triton – 23 anni appena
compiuti – l'aveva compreso appieno già da tempo.
Seduto sul treno che lo avrebbe portato
di nuovo a Londra dopo anni, il giovane uomo stringeva al petto la
propria borsa, come un bambino che abbraccia il proprio orsacchiotto
prima di addormentarsi.
La strada non era più molto
lunga, mancava ormai poco ed egli poteva già distinguere la
sagoma lontana della città ergersi all'orizzonte; non vedeva
l'ora di arrivare, anzi, di tornare a casa: aveva girato il mondo,
Luke, facendo tesoro di ogni cosa e ogni incontro e affinando la
propria personalità fino a diventare finalmente la persona che
voleva.
Con il cappello azzurro ormai scolorito
posato tra i capelli scuri come il caffè e la tracolla gonfia
di fogli, Luke Triton si sentiva finalmente pronto per l'incontro che
attendeva da sempre; mentre la città si avvicinava sempre di
più, riempiendogli il cuore di commozione, la sua mente
vagava: ricordò l'arrivo in America, l'impegno profuso negli
studi, le lunghe lettere che si era continuamente scambiato con il
suo mentore, i fitti contatti cartacei con le persone a lui care
senza però aver mai la possibilità di vederle e
abbracciarle.
Quella scelta gli era pesata moltissimo
ma si era promesso una cosa, sul ponte di quel transatlantico: si
sarebbe presentato dinanzi a loro una volta raggiunto il proprio
obiettivo, una volta diventato il gentiluomo che anelava essere.
Certo, aveva ancora molto da imparare,
ma finalmente si sentiva degno di rivederli e di star loro accanto.
In una piccola busta nascosta nella
tasca più interna della giacca, celava il proprio passato
nella forma di alcune fotografie che avevano reso la distanza più
sopportabile.
In una spessa cartella all'interno del
suo bagaglio, i documenti che siglavano il proprio futuro, firmati
dal rettore Stone della Gressheller University: Luke Triton, giovane
laureato in biologia, era stato chiamato ad occupare un posto di
tutto rispetto nell'organico dell'università, e una lettera lo
aveva raggiunto nei remoti angoli dei tropici in cui stava
effettuando una ricerca per conto di un certo governo.
Suddetta lettera, vergata in precise
lettere corsive, era poggiata sul tavolino e di tanto in tanto Luke
le scoccava un'occhiata, come a volersi assicurare che non fosse
tutto un sogno.
Gent.ssimo signor Triton,
Siamo lieti di farle sapere quanto
la notizia dei suoi successi in campo accademico ci abbia resi felici
e ricordiamo con infinito affetto la sua presenza nei nostri uffici
in passato; siamo altresì orgogliosi della sua crescita
mentale e fisica le cui informazioni ci sono giunte con estrema
precisione e dovizia di dettagli tramite le lunghe lettere che si è
preso il disturbo di spedirci.
Giunta infine l'età propizia,
vorremmo conferirvi un incarico di importanza considerevole.
Come pensiamo lei sappia già,
l'ultima assistente del professor Hershel Layton – tale Flora
Reinhold – è stata costretta ad
abbandonare il proprio ruolo in quanto pressata da motivi di studio
e, dati gli incredibili risultati ottenuti da lei medesimo in
passato, saremmo lieti se lei accettasse la nostra proposta di
subentrarle.
Certi che la cosa possa farle
piacere, la aspettiamo con ansia.
Naturalmente, questa missiva è
strettamente confidenziale e ci aspettiamo che ne mantenga il segreto
con chiunque, al fine di rendere la sorpresa più dolce.
La firma in calce era quella dello
stesso Rettore.
Il giovane uomo non aveva perso tempo
e, dopo aver concluso il proprio lavoro, aveva dato le proprie
dimissioni e aveva fatto pervenire la propria risposta affermativa
agli uffici del dottor Stone prenotando in fretta i biglietti
necessari al viaggio.
Con un ultimo e penetrante fischio,
infine, il treno entrò in stazione e, mentre attorno a sé,
i passeggeri si affannavano a tirare giù i bagagli dalle
rastrelliere, lui mantenne la calma, stringendo una mano al cuore.
“Sono tornato...” mormorò
tra sé e sé con un sorriso.
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