True friends are just like a second family

di Jade Tisdale
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4. Freddo 

Laurel e Oliver

Adolescenza

 

 

Il vento sbatteva violentemente contro i vetri delle finestre di villa Queen. Laurel vedeva con chiarezza i numerosi alberi i cui rami ondeggiavano con prepotenza, quasi come se stesse per sorgere un uragano da un momento all'altro.
Guardò l'orologio con preoccupazione: se il mal tempo non fosse cessato entro due ore, non sarebbe tornata a casa per il coprifuoco, e suo padre se la sarebbe di nuovo presa con Oliver.
Il diretto interessato entrò nella stanza proprio in quel momento: teneva tra le mani due birre, e stringeva tra i denti la confezione di un grande pacchetto di patatine.
La più grande delle sorelle Lance sorrise al ragazzo, che sembrava veramente buffo.
«Non sono sicura che abbiamo l'età giusta per bere» esordì la mora, con un sorrisetto malizioso stampato in viso.
Oliver ricambiò il sorriso, sedendosi di fronte a lei nel letto. «Ne sei sicura?»
«Abbastanza» proseguì la ragazza stampandogli un bacio sulle labbra. «Ho appena preso la patente, e se mio padre scopre che ho bevuto anche solo mezzo bicchiere di una qualsiasi bevanda gassata, va a finire che mi ammanetta in camera mia per il resto della settimana.»
Il ragazzo fece una piccola risata, spostando involontariamente la sua attenzione su un fulmine, segno che sarebbe presto arrivato un temporale. Rimase come incantato da quella scia dorata, e continuò a osservare il cielo scuro per un tempo indecifrabile.
«Ollie, ho freddo.»
Si voltò di nuovo verso la sua ragazza, la cui espressione, da allegra e spensierata, era divenuta più cupa. Tremava come una foglia.
«Ti senti bene?» domandò dolcemente, rigirandosi tra le dita una ciocca castana.
Laurel scosse lentamente la testa, e Oliver la accolse tra le sue braccia, cominciando ad accarezzarle la schiena. Senza un vero motivo, le guance della giovane si tinsero di rosa, e dopo non molto, si addormentò beatamente, cullata dal calore del suo amato fidanzato. 





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