L'Adorabile

di Manto
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IV – Epilogo: Aeterna Vox




Odysseo... cosa ti ha dato il Mare?
Sofferenza e Memoria, stelle sempre più distanti, ombre sempre più nere.
Ma il tuo Destino si deve ancora compiere: avrà la sua fine lontano da qui, in una terra che l'acqua salata non bacia, dove il tuo remo verrà scambiato per ciò che non è e la maledizione di Poseidone avrà fine [1]; oppure non sarà così, e il canto delle onde ti chiamerà sempre a sé.
Perché questa è la verità Odysseo, Spirito Errante: io sono sempre con te.
Come la notte che cavalca furibonda dall'Oceano copre e colma ogni cosa, io ho riempito il tuo Spirito, e sono io a spingerti lontano, alla fine di questo mondo, dove il Sole sorge nero e tu puoi essere di nuovo con me, senza menzogne e senza ostacoli.
Piangi per me, ricordi la mia voce, perché sono diventata parte di te; e io ti imploro, cercami, osa ancora guardarmi come solo tu hai fatto.
Io ti attenderò dove il cielo termina, dove ci sarà solo un Mare infinito e una nave che ti attende, pronta a salpare verso l'ignoto: perché tu non puoi vivere senza di lui e le sue meraviglie;
perché sei tu, Odysseo, il Mare.



NOTE

[1] Secondo una versione del mito, per far cessare l'ira di Poseidone nei suoi confronti, Odysseo dovette intraprendere un viaggio verso un luogo oltre le Colonne d'Ercole, lontano dal mare e dove gli uomini non mangiavano cibo condito con sale, e si sarebbe dovuto fermare solo quando un viandante avrebbe scambiato il remo che il re portava in spalla per un ventilabro, uno strumento agricolo per ventilare il grano.
Allora avrebbe dovuto piantare il remo al suolo e sacrificare a Poseidone, quindi avrebbe potuto fare ritorno in patria.




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