-Tutto
bene professore?- chiese Kai osservando Layton pensieroso sul tavolo
di un bar. Ormai era pomeriggio e tutto sembrava ancora in alto mare
finché il professore non aprì bocca.
-Stavo
pensando...- disse Hershel -Hai notato che le 11 persone hanno
qualcosa in comune con il lago e la città?-
-Che
vuole dire?- chiese Kai.
-La
città e il lago hanno un nome che li accomuna ossia Ophiucus
e
Cetus-
-Beh
sì, nomi di due costellazioni-
-Però
più precisamente due segni zodiacali non riconosciuti-
-E
quelle 11 persone?-
-Come
avevi detto tu hanno fatto apparire un leone, un toro e degli
scorpioni, poi c'è stata quella donna che ha parlato di una
“fanciulla” che ha portato via suo nipote e poi
quell'inondazione
dell'altra notte- Layton era certo di ciò che stava dicendo
-Che
cosa ti riportano?-
Kai
rifletté -La fanciulla potrebbe essere “La
Vergine” mentre
l'inondazione poteva essere “Acquario”...- il
ragazzo sembrava
aver capito -I segni zodiacali?-
-Esattamente,
tutto ciò riporta ai segni zodiacali-
-Però
i segni zodiacali più conosciuti sono 12 non 11-
-Già,
proprio questo mi lascia in dubbio-
-Quindi
questi potrebbero attaccare per questo 12esimo?-
-È
presto per dirlo. Non sappiamo nemmeno se sono davvero dei demoni o
delle persone mascherate-
-Però
nonostante questi indizi restiamo in alto mare-
-Mi
auguro solo che Luke stia bene e spero di ritrovarlo il prima
possibile-
Luke
continuava a guardare quei disegni rimanendo sorpreso per la memoria
fotografica che aveva la ragazza. Di solito è difficile
ricordarsi i
sogni in modo così dettagliato comprese le persone che poi
arrivavano in quella nuova Ophiucus e soprattutto lui, il professore
e Kai.
-Non
te l'avevo detto prima?- chiese Gemma arrivando con un vassoio di
tè
e biscotti per cercare di sdrammatizzare la situazione -Io ho la
sindrome di Asperger ossia una sindrome che mi consente di avere una
memoria di ferro-
-Come
lo sai?- domandò Luke.
-È
quella persona che continua ad osservarmi, non la vedo, ma a volte la
sento. Non mi ha mai chiarito chi è-
-Uhm...una
divinità?-
-No-
la ragazza indicò una specie di altoparlante a forma di
grammofono
attaccato al tubo su un muro -Da lì sento la sua voce-
-Da
lì?-
-Quando
ero piccola c'era solo questa stanza, non potevo aprire la porta. Per
anni sono stata tenuta sotto controllo, poi tre anni fa ebbi il sogno
di questa città e tutto d'un tratto la porta si poteva
aprire.
Vedevo dove ero stata rinchiusa per quei lunghi anni e la
città
esattamente come l'avevo disegnata e quest'anno potevo vedere anche
le persone che mi erano apparse in sogno-
Luke
rifletté a lungo su quello che Gemma aveva spiegato -Tutto
ciò non
può essere una coincidenza...- poi chiese -Nessun altro
oltre a te è
andato oltre la foresta?-
-Nessuno
ha il coraggio di visitare la foresta, io a volte sono curiosa di
sapere che cosa c'è oltre l'osservatorio, ma ci sono troppi
alberi e
quindi non riesco a passare, ho anche provato a seguire il condotto
da dove udivo la voce e ho capito che raggiungeva la foresta, ma
quando ho provato ad entrarci l'ho sentito gridarmi
“Tornatene
indietro, ne va della tua sicurezza!”-
-Ti
dispiacerebbe se vado a controllare di persona cos'è che ti
tiene
sotto controllo?- chiese Luke troppo incuriosito -Magari
così posso
capire qualcosa in più su di te e su questa città-
-Sicuro
di riuscirci da solo?-
-Come
dice il professore: un vero gentiluomo aiuta sempre le persone che
hanno bisogno d'aiuto specialmente gli amici!- sorrise il ragazzino.
-Quindi
io e te...siamo amici?- chiese Gemma.
-Sì-
rispose Luke -Tu è meglio se aspetti qui
perché...-
-Vengo
anch'io!- Gemma aveva cambiato atteggiamento.
-Ma
se quello ti tiene d'occhio...-
-Con
te forse troverò la forza per andare avanti!-
Luke
si sentiva un po' in imbarazzo di trovarsi di fronte a una ragazza
che nonostante l'età aveva un comportamento molto
più infantile di
lui, però sentiva che forse lei era la risposta a quello che
stava
succedendo (o forse perché è tipico che una
ragazza c'entri sempre
in mezzo a ogni mistero del professore).
Raggiunsero
la foresta dell'altro lato e appena vi entrarono udirono subito quel
grido -Andate via! Tornate indietro! Ne va della vostra sicurezza-
-Ok,
forse non è una buona idea- iniziò a tremare
Luke, quella voce era
così profonda da mettere i brividi, quel tipo di voce che
riesce a
far convincere chiunque a fare ciò che vuole.
-Ma
come?- disse delusa Gemma anche lei tremando per la voce -Vuoi
veramente tornare indietro?-
Luke
cercò di darsi coraggio -No, hai ragione, c'è un
motivo per cui
siamo venuti qui perciò proseguiamo- il ragazzino
iniziò a fare un
passo tenendo sempre più stretta per la paura la mano di
Gemma tanto
da far provare alla ragazza tenerezza per lui.
-Luke-
sussurrò la ragazza -Corriamo- e subito corsero nonostante
quella
voce tuonante che ripeteva -Andatevene via! Non andate avanti!-, ma
Luke correva senza badare a quello che udiva, ma si bloccò
quando si
trovarono davanti ad un altro osservatorio.
-Ma
come non c'eravamo già passati?- domandò Luke.
-Sono
confusa quanto te- disse Gemma.
-Non
può essere questo!- ribatté il ragazzino -Per
quale motivo quella
voce ci ripeteva di andarcene?- improvvisamente notò
qualcosa di
strano in mezzo a due alberi, il ragazzino si avvicinò e
notò in
quella fessura che era tutto azzurro come il cielo; gli sembrava
strano di vedere subito il cielo dopo gli alberi, ma appena gli parve
di vedere delle bolle e dei pesciolini gli fu subito tutto chiaro.
-Siamo
sott'acqua!- esclamò Luke -Quindi nessuno è
morto! Siamo in una
cupola di vetro in fondo all'acqua!-
-Morto...?
Cupola...? Luke di che cosa stai parlando?- domandò Gemma
confusa.
Luke
tirò fuori dalla tasca il pezzo di foto e
ricontrollò la scritta
dietro -“Salval...” “Salvala”!
Ecco che cosa voleva forse
dire Trevor!-
Gemma
sorrise -Stai dicendo che hai risolto il mistero?-
-Forse,
non del tutto- disse Luke però soddisfatto mettendo il pezzo
di foto
nella sua tasca -Ho capito che ci troviamo in una cupola in fondo al
lago Cetus il che siamo fuori dalla foresta che circonda Ophiucus!-
Gemma
sembrò confusa un momento, ma appena rifletté
disse -Quindi questa
non è la vera Ophiucus?-
-Siamo
in una falsa Ophiucus, dobbiamo solo trovare l'uscita- disse Luke -Se
usciamo di qui potremmo ritrovare il professore, mi dispiace solo
dare la pessima notizia a Kai che non ho trovato suo padre-
Gemma
diventò preoccupata -Vorrei tanto aiutare quel ragazzo...-
-In
che senso? Non l'hai conosciuto-
-È
da quando l'ho sognato triste per suo padre che sto in pena per
lui...voglio aiutarlo a ritrovare suo padre, magari lassù
potrei
sognare dove si trova-
-Faremo
del nostro meglio- disse Luke, poi controllò le fessure
degli altri
alberi per vedere se c'era l'uscita, ma nulla. Rifletté
finché non
gli venne un abbaglio -Se questa città è fatta
per sembrare la vera
Ophiucus allora l'uscita dev'essere per forza l'entrata!- poi si
rivolse a Gemma -Gemma, credo di aver capito da dove possiamo uscire
da qui!-
-E
gli altri “abitanti”?-
Luke
pensò poi disse -Magari non è una buona idea se
escono tutti
adesso, lasciamo che continuino a credere di essere morti altrimenti
potrebbero correre dei rischi se facciamo tutto con troppa fretta-
-Poi
me la spieghi cos'è questa storia di essere morti-
Raggiunsero
“l'entrata” della falsa Ophiucus notando
però un sentiero nel
bosco bloccato da un enorme cartello con sopra disegnato un divieto.
-E
ora che facciamo?- domandò Gemma.
-Se
credono davvero di fermarci così si sbagliano di grosso!-
disse
convinto Luke -Oltre quel cartello ci sarà sicuramente un
passaggio
per tornare su!- il ragazzino passò subito sotto il cartello
e Gemma
provò a seguirlo anche se un po' dubbiosa.
Attraversarono
il sentiero e notarono subito davanti a loro un portone con una
manovella. La girarono con tutte le loro forze ed entrarono in un
tunnel piuttosto bagnato per via di alcune perdite sopra. A pochi
passi trovarono una scaletta che conduceva su.
-Direi
che questo sia il passaggio che stiamo cercando- disse Luke.
Il
ragazzino salì la scaletta, spostò il coperchio
che bloccava il
passaggio e appena fece uscire la testa e si guardò attorno
capì di
essere oltre la foresta di Ophiucus.
-Gemma!-
esclamò Luke uscendo -Via libera! Sali anche tu!-
Gemma
uscì subito e sembrava stupita nel vedere tutto l'esterno,
sentiva
l'aria sul viso, udiva il cinguettare dei passerotti e l'erba fresca,
per lei era come se fosse entrata in un nuovo mondo.
-Allora-
disse Gemma -È così in realtà il mondo
esterno!-
-Proprio
così- sorrise Luke -Meglio però se mi stai
dietro, non so come sia
il bosco ma...- il ragazzino non finì la frase quando si
voltò
notando che Gemma era già corsa verso la foresta -GEMMA!
ASPETTAMI!-
Giuliz:
e rieccoci a WTHappened, era da circa un anno che non aggiornavo, eh?
Chiedo scusa, è solo che arrivano poche recensioni qui e
inoltre ero
più intenta a concludere un'altra fan fiction. Comunque
riguardo
alle recensioni vi chiedo cortesemente di essere più
costruttivi. Ve
lo chiedo per cortesia perché onestamente non mi piace
quando la
recensione è solo “è bella,
continuala” perché non mi è molto
d'aiuto. Se volete che io continui questa serie per favore, siate
più
costruttivi e magari più incoraggianti, non vi chiedo di
fare
qualcosa di galattico, ma se fate una recensione che critica come
dovrebbe criticare il capitolo mi fate un favore.
Recensite
se volete vedere il capitolo successivo, mettete il racconto tra i
preferiti o tra i seguiti o me tra i vostri autori preferiti.
Grazie
e arrivederci.
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