Tra la realtà e la finzione

di keepAsecret_
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Ashley’s pov
 
Erano davvero tante, troppe, quelle valigie. Specialmente il trolley blu di plastica mi rotolava continuamente sulle scarpe. Stavo camminando nell’aeroporto di Los Angeles piena di trolley, valigione, valigine e beauty case, come avevo promesso all’emittente sconosciuto del messaggio che mi era arrivato quella mattina: “Mezza mattinata aeroporto di L.A. (porta più valigie possibili)   –T” ignoravo ancora chi fosse “-T”, ma recitare in Pretty Little Liars mi aveva insegnato a non sottovalutare gli SMS misteriosi. 
Bene, mi ero persa! Mentre stavo cercando di capire dai cartelloni blu in quale gate mi trovassi sentii delle mani gelide, che profumavano di borotalco e miele, coprirmi gli occhi. Quell’odore mi era familiare ma non riuscivo a ricordare il perché e dove l’avessi sentito in passato:
-Chi sono?- mi domandò alle mie spalle una voce appositamente nasale e resa irriconoscibile, io alzai le mani in segno di resa e sentii le mani staccarsi dal mio viso. Appena fui libera mi voltai e rimasi scioccata:
-Troian!- le saltai al collo abbracciandola e rimanemmo così attaccate per un tempo che mi sembrò infinito mentre i viaggiatori ci sfrecciavano accanto. La mia grande amica ricambiò la stretta e poi si passò l’indice davanti alle labbra come vedevamo fare Lucy nella sigla di PLL.
-Sorpresa!- esclamò felice mentre si dondolava sulle scarpe nere che indossava e si tormentava una ciocca dei bellissimi capelli:
-Wow Troi! E tu che ci fai qua! Che piacere rivederti!
-Sono qui perché…- non finì la frase perché una figura minuta sbucò da dietro un distributore di patatine:
-Perché ricominciano le riprese di PLL!- Troian s’imbronciò:
-Lucy! Hai rovinato l’effetto sorpresa...
-Come?
-Esatto, ricominciano le riprese!
-Shay! Aspetta un attimo… perché tutte voi lo sapevate e io no?- la cosa cominciava a insospettirmi e così mi volli togliere la curiosità, ma a rispondermi non fu una delle altre Liars, ma Ian, il nostro Ezra, che sbucò da dietro il distributore:
-Marlene non era riuscita a contattarti così Troian ha avuto l’idea di farti una sorpresa- mi girai e la ragazza mi sorrise poi la sorpresi a fissare quel distributore di patatine: non è che doveva spuntare ancora qualcun altro? Sentii del rumore e poi vidi uscire un po’ impacciato Tyler. Mi porti le mani al viso e contenendo l’emozione gli saltai al collo. Mentre avevo la guancia appoggiata sul suo petto sentivo che il suo cuore batteva all’impazzata e che il braccio destro mi cingeva la schiena in modo molto protettivo.
-Ash…- mormorò con la voce rotta dall’emozione e il naso tuffato nei miei capelli biondi, poi sorrise ironico:
-I tuoi capelli sanno di vaniglia, ti sei fatta lo shampoo in un muffin?- scherzò e io gli diedi un buffetto affettuoso sulla testa, Tyler mi mise una mano sotto le ginocchia e mi sollevò:
-Mi sei mancata bellissima.
-Anche tu capellone.
-Che carini!- mormorò Lucy con gli occhi a cuoricino.
-Secondo me sono fidanzati.- insinuò Troian fantasticando.
-State insieme, vero?- chiese Shay sorridendo con le mani sui fianchi e io, sempre abbracciata a Tyler risposi:
-Nah, certo che no stupidi!- poi lo guardai, scoppiai a ridere come una matta e continuai
-anche se lo amo!- gli diedi un bacio con la punta delle labbra sulle sue, come ormai eravamo abituati a fare. Tutti scoppiarono a ridere e anche io e Tyler quando sentimmo tutti i nostri cellulari squillare all’unisono.
All’inizio raggelammo pensando al peggio, poi ricordammo di essere nella realtà:
-Sarà Marlene!- esclamò Shay ma dal tono sicuro della sua voce capimmo che più che altro cercava di convincere se stessa.
-Io però non ho ricevuto niente!- Ian alzò le spalle e ci mostrò sconsolato il suo cellulare
“0 MESSAGGI IN ARRIVO”. Neanche Tyler aveva ricevuto niente. Io, Shay, Lucy e Troian sollevammo il cellulare e sentii un brivido attraversarmi la schiena. Con voce teatrale Troian lesse: “Carini, carini, carini… avete finito ora? Vi ricordo che i morti non si baciano. Bentornate stronzette  -A”
Dovevo avere uno sguardo atterrito perché Tyler apprensivo chiese:
-Che c’era in quel messaggio Ashley?- gli porsi il telefono:
-Che vuol dire Ty?- senza accorgermene cominciai a tremare e lui mi abbracciò:
-No Ashley… tranquilla piccola, sarà lo scherzo di un idiota!-
Volevo tanto crederci.
 
 
 
 




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