L'eleganza del pinguino

di Sakura Hikari
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Smorfie e cuscinate


Prompt di Jordan Hemingway: Free!, Reigisa, di quando il club di nuoto si rese conto che Nagisa e Rei nella stessa tenda erano ingestibili.
Parole: 205
 

“Fallo di nuovo Rei-chan, per favore!”, disse Nagisa, asciugandosi le lacrime dagli occhi.
Per un attimo Rei assunse un’espressione seria, dopodiché incrociò gli occhi e tirò fuori la lingua in un’espressione buffa. Nagisa lanciò la testa all’indietro e proruppe in una sonora risata, portandosi le mani a tenersi la pancia.
“Sei grande, Rei! Adesso fai quell’altra, quella in cui assomigli ad un pesce palla!”
“Nagisa, ma è tardissimo! Avevi detto che questa sarebbe stata l’ultima!”, protestò rei.
“Ti pregoooo…”, disse Nagisa assumendo la sua faccia da cucciolo bastonato, quella a cui Rei non avrebbe potuto resistere.
Con un sospiro, Rei gonfiò le guance a palloncino ed inarcò le sopracciglia, e Nagisa lo omaggiò con una altra serie di risate cristalline.
“Ragazzi, insomma! Piantatela di fare casino e andate a dormire!”, la voce irritata di Gou arrivò ovattata dalla tenda accanto.
“Direi che ha ragione, Nagisa. Andiamo a dormire.”, disse Rei, sistemandosi nel sacco a pelo e togliendosi gli occhiali.
“Io però non ho ancora sonno”, protestò l’amico.
“Prova a chiudere gli occhi e a contare le pecore”, lo rimbeccò Rei; esattamente tre secondi dopo un cuscino atterrò sul suo viso. Rei lo raccolse e gli rivolse uno sguardo maligno.
“Questa è guerra, lo sai vero?”




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