Dopo la battaglia

di zenzero
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La Sacra battaglia per il regno di Shidra si era conclusa. Le fiamme che circondavano l’arena del duello si erano spente. I soldati avevano smesso di combattere; non ce ne era più stato il bisogno. Un nuovo Re era stato scelto, per il volere degli Dei.
Rajendra non aveva allestito un grosso banchetto, quella notte. Un semplice gesto di rispetto, per coloro che erano caduti per la loro pace. Ben poche discussioni nacquero mentre consumavano la loro cena.
Il giorno seguente sarebbe stato piuttosto duro, per cui Arslan e la sua scorta dovettero ritirarsi nelle loro stanze. Daryun aspettò che gli altri fossero andati nelle loro e scelse una stanza accanto a quella del principe. Ma fu proprio lui a chiamarlo, costringendosi a voltarsi.
-A-aspetta, Daryun.- continuò il nobile.
-Altezza…
-Se vuoi, ecco, puoi dormire nella mia stanza.- mormorò il ragazzo.
- Ma … altezza…- farfugliò il guerriero.
-Ti prego. Daryun io…-riuscì a dire, ma presto le lacrime ebbero il sopravvento. – Io.. d'ora in poi voglio che tu mi stia sempre accanto! Non voglio più perderti di nuovo! – esclamò e senza pensarci troppo si gettò sul suo subordinato, abbracciandolo. –Mi hai terrorizzato a morte, durante quel duello! Temevo… temevo che saresti rimasto ucciso!
Riavutosi dal suo stupore, Daryun osò sfiorare la spalla del suo principe. –No.. mi sottovalutate. Io non potrei mai morire così facilmente. Non prima di avervi assistito nel far tornare Pars al suo splendore, almeno.
 -Daryun…
-Vi sarò sempre accanto, mio principe- sussurrò il guerriero.
Arslan si strinse ancora più a lui, fin quasi a sentire i battiti del suo cuore, sotto l’armatura nera. Le sue dita sottili gentilmente tracciarono il profilo del volto del giovane uomo. Timidamente raggiunsero la tempia, laddove il guerriero Parsiano era stato colpito perdendo l’elmo, facendolo trasalire inavvertitamente.
-Ti fa ancora male, vero?- mormorò il principe.
-Passerà-  minimizzò il soldato, guardando altrove.
-Ho qualcosa che può ridurre l’infiammazione.- spiegò il giovane erede al trono. – Tra i miei bagagli.
-Principe, non siete tenuto a…
-Ma è quello che desidero, Daryun. – sussurrò il ragazzo. – Voglio che tu torni in forma al più presto. Così potrai sempre guardarmi le spalle.
-A..Altezza…non mi sembra il caso che...- riuscì a dire Daryun come pietrificato.
-Andiamo.- ordinò il nobile, prendendogli la mano; e fu così che il temibile Guerriero Nero temuto, rispettato e ammirato in tutte le Terre si lasciò condurre docilmente nella stanza di un minuto principe quattordicenne.

 
 


(angolo autrice)
Io di solito non scrivo questa roba. Adoro il fluff ma non ho il coraggio di scrivere cose smielose. Beh, la mancanza di sonno deve aver addormentato quella vocina interiore, il buonsenso, che mi avrebbe impedito di postarla. Oltre a questo la serie di Arslan Senki mi sta piacendo molto ma sono addolorata nel constatare che non c’è niente su questo titolo su EFP. Per cui volevo postare almeno qualcosa. 




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