C'è posto per me nel mondo?
Non chiedo altro.
Un misero angolino dove lasciar fluire le lacrime represse troppo a lungo e nascondermi finché non starò meglio: lontana da tutto e tutti.
Un eterno eremo del quale nessuno è a conoscenza dove io possa adempiere al destino di solitudine senza fine e gioia irraggiungibile da sempre riservatomi.
Cerco riparo dalle minacce e soprattutto dal tuo cuore, ora che non è più per me.
Non mi accontento della semplice amicizia, ma l'accetto per non perderti allo stesso modo in cui tollero i risultati dell'odio seminato ai tempi che furono.
La mia vita era iniziata con le migliori premesse stravolte appena lei se ne fu andata insieme a quel signore.
Conservo perfino un ricordo molto vago della sua povera madre.
Guardando ora i miei genitori, immagino non abbia incrociato le nostre storie perché le andava di farlo.
Le prospettive non restano mai le stesse.
Non m'importa adesso se l'uomo anni fa chiamato "Papà" e Azelma seguiranno nelle tenebre il grembo che mi ospitò.
La tua felicità è la mia priorità e non è stato sufficiente vederti radioso al suo fianco.
Vorrei anche ammirare le tue braccia atte a reggere il vessillo sopra cadaveri in uniforme.
Domani non ci fermeranno. |