Prompts...*
Prompt#01 - Steering
-Dannazione...
-
Fu
appena un sibilo tra i
denti, ma Boris lo avvertì comunque: rivolse uno sguardo
interrogativo all'amico, troppo impegnato a non farsi venire una
crisi isterica per farci caso.
Sospirando,
si rassegnò a
esporre ad alta voce la propria domanda.
-Bé?
Che c'è?- fece con
tono vagamente annoiato. Per tutta risposta, Yuriy si voltò
di
scatto verso di lui, come se solo in quel momento si fosse ricordato
della sua presenza. Due occhi turchini indugiarono appena
un attimo sul suo viso per poi scartare abilmente di lato e Boris colse
il segnale al volo... e che segnale.
Yuriy
Ivanov, forse
l'unico essere umano che poteva vantare la stessa emotività
di una
sega circolare, era imbarazzato... e probabilmente presto avrebbero
iniziato a squillare le Trombe dell'Apocalisse.
-Yura... qual
è il
problema, stavolta?-
domandò con un tono tanto amabile
quanto falso.
Oh,
quel “stavolta”
sembrò innervosire ancora di più il rosso, ma
Boris non aveva
proprio potuto trattenersi: poter vedere l'ex-capitano sulle spine
non era uno spettacolo da tutti i giorni, ma sicuramente uno per il
quale i vecchi Neoborg avrebbero sborsato volentieri fior fior di
rubli... dunque non si sentì per niente in colpa per aver
tirato un
pò di più la corda.
Il
rosso schioccò la
lingua visibilmente offeso, per poi tornare a chinare il capo di
fronte a sé.
Impiegò
un bel pò a trovare le parole giuste...
-E'... rigido.-
soffiò esausto, come se un peso gli gravasse sul petto.
-... c-
come?- Boris non fu
sicuro di aver udito bene.
-... ho
detto che è
rigido.- ringhiò il rosso afferrando l'oggetto della sua
afflizione.
Sì,
il suo udito
funzionava alla grande.
-Fammi
sentire...- spostò
gentilmente la mano del rosso e lo afferrò a sua volta con
la
propria. L'altro per tutta risposta sbuffò debolmente.
-Lo
senti?- domandò
retoricamente questi alzando gli occhi al cielo.
-Sì...
è duro.- confermò
Boris.
-E
adesso?- si lamentò
Ivanov- Prendimi pure per il culo, ma io non ho idea di cosa fare...-
-Aspetta-
Boris si sporse
su di lui cambiando mano, mentre l'altra si mise a trafficare poco
più sotto-lasciami provare.-
Yuriy
attese
pazientemente, per quanto l'imbarazzante situazione glielo
concedesse: a un certo punto l'altro mollò la presa e si
mise
direttamente a tastare con fin troppa irruenza, il capo tra le gambe
del rosso che proprio non riuscì a trattenere l'ennesimo
sospiro.
-Sono
gonfie?- di punto in bianco, la voce
apatica di Hiwatari arrivò da dietro le spalle di Ivanov,
annoiata
quanto il pigro indice che puntò verso l'oggetto della sua
domanda... domanda che Yuriy liquidò con un'occhiataccia e
con una
risposta -a suo parere- ovvia.
-Sì
che sono gonfie,
Hiwatari... dannatamente gonfie!- sbottò. L'altro non
cambiò
espressione, ma si sporse a osservare l'operato di Boris.
-Non mi
sembra ne abbia tratto giovamento.- osservò col suo solito
non-tono. L'altro
riemerse con fatica e si tirò a sedere asciugandosi la
fronte umida
col dorso di una mano. Rivolse un'occhiata quasi desolata a Yuriy e
una tagliente al meticcio.
-Magari
sua altezza Kai
Hiwatari potrebbe degnarsi di fare qualcosa, invece di starsene a
guardare come suo solito!- lo rimbeccò. L'altro
sembrò pensarci un
attimo, poi improvvisamente qualcosa si accese in fondo a quei suoi
occhi viola, qualcosa che allarmò non poco Yuriy.
-Olio.-
scandì.
-Eh?!-
esclamarono
all'unisono gli altri due, inebetiti. Kai fece un'altra pausa
pensierosa per poi sporgersi tra i due.
-Dico
che ci serve
dell'olio- insistette – sollevalo, mettiglielo e vediamo come
va.-
-Fallo
tu, dannato pennuto! L'idea è tua!-
-Che
c'è, Huznestov? Ti
sei stancato lì sotto?-
-Ma
sentilo!-
-Piantatela-si
lamentò
Yuriy -qualsiasi cosa abbiate intenzione di fare, vedete di farla alla
svelta- distolse il viso, ma a Boris non sfuggì il lieve
rossore che
gli aveva colorato le guance -detesto ammetterlo, ma sono totalmente
nelle vostre mani, questa volta...- mormorò sconsolato,
mentre un sorrisetto soddisfatto si delineò così
simultaneamente sulle labbra degli altri due da far rabbrividire.
Inutile
dire che una volta
arrivati a casa, il rosso fu oggetto di incessanti frecciatine e di
occhiatine ironiche da parte dei due compagni, che per sua sfortuna e
in via del tutto eccezionale avevano tacitamente acconsentito a
coalizzarsi.
Neppure
a Ser'gej fu
risparmiato il racconto dettagliato dell'ultima figuraccia di Ivanov
al volante... non che fosse una novità la
totale inettitudine
del rosso in fatto di auto, ma l'essere andato addirittura nel
pallone per uno sterzo bloccato
era risultato agli
occhi di quei bastardi tanto tenero quanto esilarante.
-Bé,
però non è che tu
sia stato poi così risolutivo, Boris...- osservò
il biondo
ridacchiando.
-Sempre
meglio di quel
nano di Ivan!- si difese Boris -Se ne è stato tutto il tempo
zitto e
incollato sui sedili posteriori, neanche fosse stato una fottuta
statua!-
-Almeno
ha avuto la
decenza di mantenere il silenzio anche fuori dall'abitacolo-
osservò
acidamente Yuriy prima di assumere un'espressione vagamente curiosa -a
proposito, dov'è finito? E' sparito appena siamo rientrati.-
-Credo
sia ancora sotto la
doccia, prima è filato di sopra senza dire una parola- il
biondo
assunse un'espressione pensosa- aveva qualcosa di strano... mi
è
sembrato un po' rigido.- concluse senza una
particolare
enfasi.
-Bah.-
Lasciarono
cadere il
discorso e, chi più chi meno, iniziarono a organizzarsi per
la
cena... ignari del povero Ivan che, al piano di sopra, giurava e
spergiurava a sé stesso che mai -mai!-
più avrebbe
nuovamente accettato un passaggio da quei tre maniaci spostati.
...*
Dopo
molto tempo torno a pubblicare qualcosa qui su EFP... una cosina
davvero piccola e molto, molto leggera, quasi superficiale... ma sono
lieta di aver colto al volo un suggerimento e una certa ispirazione e
di essermi concessa una serata per scrivere e pubblicare in questo
fandom a me tanto caro... e soprattutto di essermi divertita nel farlo,
cosa che mi è mancata e che probabilmente non sarei riuscita
a fare con qualcosa di più "impegnato", arrugginita come
sono.
Chissà,
magari a questo prompt casuale ne seguiranno altri, altrettanto
sciocchi o di ben altra fattura... magari saranno proprio questi
piccolini a riportarmi di nuovo qui, a farmi ricordare com'era... una
terapia per questo Coniglio ormai tanto, tanto indaffarato.
Senza
pretese e tanto affetto,
... Ben*
|