No, non ci posso credere.. Meg, la mia Meg.. “Stai-stai mentendo!” dico, ma non ne sono convinto nemmeno io. Il Dio della morte mi fissa sorridendo. “Accipicchia signore tu sì che sei forte!” i due bambini che avevo salvato da sotto il macigno si trasformano in due esseri orribili. Ade sta parlando con Meg, ma è come se fossi sordo. Non sento più nulla di ciò che mi dice. Tolgo le sue mani. E’ lì che mi si è allargata la voragine della sua menzogna. Mi ha mentito, mi ha usato, ero la sua pedina in questo gioco di fandonie. Ha preferito giocare con il mio amore per lei e distruggerlo. Le parole, gli sguardi… era tutto finto. Aveva paura che io la ferissi.. Come ha potuto.. Mi allontano da lei, con le sue bugie, la sua tela di ragno. Ci sono rimasto appiccicato, come qualunque altra vittima in attesa del mio aguzzino. Sono stato un ingenuo, uno stupido, credere in un amore d’inganno. E’ troppo, cado in ginocchio mentre un liquido mi ricopre. Sarai contenta, mi hai distrutto. Io ti amavo più della mia stessa vita, per te avrei raso al suolo i monti prosciugato i mari. Io ti amavo, eri per me la dea dell’amore in persona. Calde lacrime strisciano sul mio viso. Niente mi aveva mai lasciato così. Che senso ha vivere se Mag non mi ama. L’amore è per gli stupidi… Per i pivelli.
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