Il Nomade E La Vampira Dai Lunghi Capelli Biondi

di AliceMiao
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~~La battaglia era finita e mia sorella era morta. Non sapevo cosa pensare. Forse da una parte se l'era meritato perchè era arrivata a una conclusione senza chiedere spiegazioni. Ma da una parte non lo meritava. Nessuno merita di morire.
Ero stretta tra le braccia di quel vampiro. Lo ammetto, era il vampiro più carino che avessi mai incontrato. Era bello, coraggioso, forte. Nemmeno il mio potere lo aveva spaventato. E ora mi stava consolando, nonostante mi conoscesse da poco tempo.
Purtroppo le nostre strade si sarebbero divise di lì a poco tempo. Lui andava per la sua strada e io per la mia. E questo non mi piaceva per niente. Non so per quale motivo, ma lasciarlo mi sembrava una bruttissima idea. Anche lui sembrava attratto da me. "Ehi, va meglio?".
Ritornai alla realtà. Non mi ero neanche accorta che ci eravamo messi in marcia per tornare indietro e che eravamo rimasti più indietro rispetto agli altri.
"Un po'. Ancora non credo che sia successo veramente".
Sospirò triste. "Lo so. Lo capisco".
"Non credo. Non sai cosa significhi perdere una sorella".
"Hai ragione. Non posso immaginare come ci si senta".
Mi strinse ancora di più. "Vieni con me".
Avevo sentito bene? Mi stava chiedendo di andare con lui?
"Intendi venire con te via dalla mia famiglia?".
Annuì. "Sempre se vuoi".
Ci pensai su. Lo volevo? Non lo sapevo con certezza. Da una parte volevo stare con lui, anche se non avrei avuto una dimora fissa, ma dall'altra non volevo neanche lasciare la mia famiglia.
"Ecco io... Devo pensarci... Non posso decidere subito, così su due piedi".
Sembrò deluso dalla mia risposta,ma probabilmente capiva la mia situazione.
"Hai tutto il diritto di pensarci quanto vuoi. Facciamo così, tra un anno esatto verrò a casa tua e mi dirai cosa hai deciso. Se non hai ancora deciso verrò l'anno dopo e così via, finchè non avrai preso una decisione. Perchè io non posso stare senza di te".
L'aveva detto davvero? Sul serio?
Dopo quella dichiarazione iniziai a vedere le cose da una prospettiva diversa. Ma era un nomade. Andare con lui significava lasciare la mia famiglia, la mia casa, girare in continuazione senza una meta fissa.
Prendendomi alla sprovvista mi baciò e senza rendermene conto ricambiai.
"Ci vediamo tra un anno allora". Mi guardò negli occhi e scomparve.
Mi incamminai verso casa con mille pensieri in testa e con le labbra che bruciavano. Mi aveva appena baciata. E mi piaceva.

Note: ecco il prologo. Era da un po' che volevo scrivere qualcosa su di loro e alla fine mi sono decisa a farlo. Spero vi piaccia!
Baci AliceMiao





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