| Con quel fisico scolpito, quasi marmoreo, se ne andava girando per casa, senza maglietta, con i piedi nudi e indosso solo un paio di pantaloncini che mettevano in risalto le curve del lato posteriore, che tanto adoravo. Amavo quell'uomo. Sin dal primo istante in cui l'ho visto mi ha colpito. Amavo tutto di lui, il suo sorriso, il suo sguardo, le sue mani, che delicate e un po' sudaticce, mi accarezzavano lentamente il viso, mi cingevano la vita, mi trasmettevano sicurezza e un senso di protezione.
Lo amavo quando se ne andava per girando per casa mezzo nudo, quando si spostava dal bagno alla camera da letto gocciolando, appena uscito dalla doccia, solo per farmi arrabbiare. Tutto contento della mia "ira" mi guardava con un sorriso compiaciuto sulle labbra, quelle labbra così rosee, così carnose, così adorabili; quelle labbra in grado di farmi cadere ai suoi piedi, quando, solo per conquistarmi, mi mordeva il labbro inferiore.
Ero sua ormai. Li disteso sul letto, nudo, possente come una statua, si dimenava energicamente.
Una furia scatenata, una tempesta improvvisa, che lasciava una grande quiete dentro di me; così tornava sotto la doccia e dopo...il gioco ricominciava.
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