Barz si stava aggirando furtivo per i corridoi di Deep Space K-7, la stazione ai confini dello spazio federale. Era una stazione commerciale aperta a ogni genere di visitatori e mercanti . Era anche un posto di transito per i turisti alla ricerca di un passaggio per esplorare lo spazio circostante. I commercianti di solito proponevano ai turisti curiosità esotiche provenienti da mondi alieni. In realtà erano orribili paccottiglie spacciate per pietre preziose, opere d'arte o pozioni miracolose. Ma i turisti , come era nella loro natura, le compravano lo stesso, ed erano felici di riportare a casa un ricordino del loro viaggio. Non importa quanto orribile e di cattivo gusto potesse essere. Barz , il ferengi e suo fratello maggiore, Gluk ,avevano appuntamento con il loro contatto. L'unica cosa che sapevano del contatto era che si trattava di un'umanastra, che avrebbero riconosciuto per via dei capelli rossi fiammanti,e che il suo nome in codice era "Dolcezza". I due fratelli dovevano consegnarle il microchip ,che conteneva la formula segretissima trafugata dalla fabbrica per cui lavoravano, e che faceva molto gola alla concorrenza. In cambio avrebbero ricevuto una chiave con i numeri d'accesso a un conto offshore,che avrebbe permesso loro di vivere da nababbi per tutto il resto della loro vita , anzichè spaccarsi la schiena in quella sudicia fabbrica. Avevano raggiunto la stazione con la navetta sgangherata che avevano preso in prestito da un loro zio che faceva il robivecchi. Ma durante il loro viaggio avevano avuto la sensazione di essere seguiti. E infatti giunti sulla stazione, mentre si aggiravano per i corridoi,avevano intravvisto due scagnozzi che lavoravano per il loro capo Mr.Golok , padrone della fabbrica. Erano due enormi umanastri che loro chiamavano, Palla da biliardo , per evidenti ragioni tricologiche e Bonzo , per la rassomiglianza con Bonzo la scimmia sapiente, personaggio cinematografico terrestre che spopolava su Ferenginar. Barz e Gluk avevano deciso di separarsi per attirare meno l'attenzione e cercare il loro contatto .Barz aveva il microchip e pareva bruciargli nella tasca dei pantaloni come fosse stato arroventato. All'improvviso li vide davanti a se, a poca distanza .Se lo avessero preso, gli avrebbero trovato il microchip addosso. Lui e Gluk avrebbero perso i loro profitti, ma non avrebbero neppure più potuto negare l'evidenza ,venendo accusati di furto o peggio eliminati e sciolti nell'acido. Non aveva altra scelta che disfarsi momentaneamente della refurtiva piazzandola in un posto sicuro, da cui ,più tardi , avrebbe potuto facilmente recuperarla. L'occasione gli si presentò quando incrociò un venditore ambulante, un ' umanastro occhialuto che offriva la sua merce ai turisti su un vassoio. Erano solo cianfrusaglie da quattro soldi, ma a Barz non importava. Finse di esserne affascinato e se le rigirò in mano finchè non fu certo di aver nascosto il microchip.In quel momento una manona calò pesantemente sulla sua spalla. Era ,ovviamente quella di Bonzo.
"Chi si rivede ,che fai da queste parti Barz?" Gli chiese Palla da biliardo.
Il ferengi cominciò a tremare violentemente ."Mi....mi...so....so...no pre...pre...so le fe....fe...ferie.Per....perchè è vietato?"Balbettò. |