“Albus Severus Potter”.
Un bambino camminava incerto verso al preside, il panico nel suo sguardo. Il cappello parlante gli cadeva sugli occhi verdi come il padre.
“Un altro Potter, uhm, difficile. Si ci sono: Serpeverde!”
Il bambino stava per piangere, aveva gli occhi lucidi mentre si recava al tavolo della sua nuova casa.
Tre ragazzi applaudivano mentre l’intera sala tratteneva il respiro: Teddy, dal tavolo dei Tassorosso, gli sorrideva fiducioso, James Sirius e Rose, Grifondoro come i genitori.
Sorrideva, ora, il bambino, orgoglioso della sua nuova casa che lo accoglieva tra le stretta di mano e le congratulazioni.
Serpeverde sarebbe stata la sua famiglia.
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