Sei venuta a prendermi

di Adeia Di Elferas
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~~ “Ne abbiamo passate tante, passeremo anche questa.”
 “No... Questa volta non posso farcela...” sussurrò Kaoru, mentre la vista le si annebbiava sempre di più, sempre un po' di più...
 “Non devi dire così.” la riprese Takehiko, ma con dolcezza: “Abbiamo lottato per tanto tempo, insieme. E lotteremo ancora.”
 “Perdonami.” implorò Kaoru.
 “Ma che stai dicendo...?” fece Takehiko, con un velo di isteria che gli storceva la voce nel momento stesso in cui gli usciva dalla gola.
 Kaoru, in quel preciso istante, capì che lui, tra loro due, era quello più spaventato.
 Aveva sempre creduto che sarebbe stata lei, quella in preda al panico, che avrebbe urlato, e invece...
 “Non meritavi tutta questa tristezza...” bisbigliò lei, mentre sentiva la forza lasciarla, un po' alla volta: “Non meritavi di trovare me. Dovevi innamorarti di qualcuno capace di accompagnarti per tutta la vita, mentre io...”
 “Basta, Kaoru, basta...” cercò di zittirla lui, la voce sempre più rotta.
 “Non avere paura.” disse Kaoru, cercandolo con lo sguardo, ma facendo troppa fatica. Non riusciva più a vederlo distintamente.
 Le sensazioni si stavano mescolando e non capiva più bene dove fosse il suo corpo. Era come se lo stesse lasciando pian piano. Non sentiva più le gambe e la sensazione di freddo stava risalendo fino al cuore.
 “Sei stato l'amore della mia vita.” sussurrò Kaoru, tentando di muovere la mano per raggiungerlo.
 Lui ricordò la promessa e, piangendo in silenzio, afferrò le dita sottili di sua moglie e le strinse tanto forte da temere di farle del male.
 Ma non era così, perchè ormai Kaoru non sentiva quasi più nulla.
 Le uniche cose che percepiva erano un lieve tocco delle mani di suo marito e un sentore insistente, di tabacco e...
 'Rei, sei venuta a prendermi...' pensò: 'Sapevo che anche tu non mi avresti lasciata sola in questo momento...'
 Takehiko si asciugò le lacrime nella spalla, facendosi forza, perchè aveva promesso che sarebbe stato forte. L'aveva promesso a sua moglie, all'unica donna che aveva amato e che mai avrebbe amato in vita sua.
 “Ti amo, Kaoru, ti amo come non mai, ogni giorno di più.” disse, ritrovando la fermezza nella voce: “Ricordi la ruota? Ecco, sta girando, sempre più veloce, e io ti amo ogni istante di più, sempre di più...”
 Kaoru riuscì a sorridere un'ultima volta, mentre nella sua mente confusa si riformava l'immagine sfuocata della ruota panoramica che girava sempre di più.
 Vide Takehiko salutarla, con un bacio e un gesto della mano e quello strano 'ci rivedremo, non avere paura' dipinto negli occhi scuri. E poi, dall'altra parte, illuminata dalle luci delle giostre, notò Rei che l'aspettava con il sorriso più luminoso che le avesse mai visto in volto.
 Kaoru si voltò verso Takehiko e ricambiò il saluto, sorridendo: 'ti aspetto, non avere fretta, raggiungimi quando sarà il momento'.
 E poi corse verso Rei, che l'aspettava per fare quattro tiro a canestro con lei, in attesa del giorno in cui Takehiko l'avrebbe raggiunta.




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