“In
questo paese, prima di acquisire maturità e malizia, le
giovani donne vengono chiamate ‘ragazze’. Che male
c’è, allora, a chiamare
‘maghe’ coloro che un giorno diverranno
streghe?”
Per
cosa sto combattendo? Alla fine, è davvero questo che
merito? Sento il mio corpo cedere a tutto questo dolore, sento la
trasformazione ma non mi importa, continuo a non sentire niente. Forse
dovrei solo lasciarmi andare, anche dopo tutta la strada che ho fatto,
benché sia stata vana. Allo stesso tempo sento di non poter
lasciare che accada, so che Madoka ne soffrirà,
però mi sento così debole ed inerme, sento di
aver fallito. Il mio errore non è stato stringere un
contratto, forse il mio errore, è stato amare. Dicono che
‘non amare’ equivale a ‘non
vivere’ , ma adesso sento che tutto questo non ha la
benché minima importanza. Sento anche che è
troppo tardi. Sono in un limbo, questo è certo. Non sento
niente, perché ho stretto quel contratto? Perché
ho espresso quel desiderio? Perché ho fatto soffrire la mia
migliore amica? Non serve nemmeno dare la colpa a Kyube,
perché non aggiusterebbe le cose. Questa trasformazione sta
avendo la meglio e sento che non posso fermarla, ancora una volta la
debolezza prende il sopravvento.
Madoka,
mi dispiace.
Sono
proprio una stupida.
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