Tom afferrò Robert per la gola, fece leva e Robert sgranò gli occhi portando le mani al polso di Tom, strinse le labbra e scoppiò a ridere.
"Stop!" gridò Joss.
Tom lasciò la presa, Robert rise più forte scuotendo il capo.
"Oddio. Scusa Tom" disse, con tono strozzato.
Tom sorrise, gli diede qualche pacca sulla spalla.
"Stai bene?" chiese.
Robert deglutì, ridacchiò socchiudendo gli occhi e dimenò la mano in aria.
"Vi serve una pausa?" chiese Joss.
Tom assottigliò le labbra, annuì.
"Credo di sì" ammise.
Robert scosse il capo, tossicchiò tra le risate e fece il segno dell'ok con le dita.
"No, no. Sto bene, scusate".
Ridacchiò, si rizzò e passò le dita sotto gli occhi lucidi.
"Solo una cosa, Tom".
Tom batté le palpebre, si passò la mano tra i capelli neri e annuì.
"Ma certo".
Robert sogghignò, si sporse sulle punte e fece l'occhiolino.
"Cerca di essere più sensuale, quando mi strangoli".
Tom arrossì, si morse il labbro.
"Più sensuale?" chiese.
Robert annuì, sorrise.
"Esatto", disse, "come quando flirtiamo".
Tom arrossì, ridacchiò.
"Credo di aver presente".
Robert fece l'occhiolino, allargò le braccia.
"Riprendiamo!". |