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Perché devi sempre rompere tutto?
Il mobile giaceva a terra, i pezzi sparsi per il pavimento del locale. Giuliano aveva le braccia incrociate, e Leonardo non osava guardarlo. Sapeva cosa significava lo sguardo dietro quegli occhi scuri: te l’avevo detto.
«Credo che dovremo tornare e comprarne un altro.» si azzardò a dire, osservando ancora quella che doveva essere una libreria Ikea e che era invece un ammasso di pezzi di legno montati al contrario.
«Tu credi» replicò Giuliano, spostando finalmente lo sguardo sull’artista. «Io l’avevo detto che bisognava seguire le istruzioni.»
«Sono perfettamente in grado di montare una libreria.» rispose il da Vinci, punto sul vivo.
«Si vede» il de’ Medici scosse la testa, sciogliendo le braccia e lasciandole cadere lungo i fianchi. «Questa volta facciamo a modo mio però»
Leonardo si limitò a sorridere sotto i baffi. |