così vicini, così lontani

di elsa_the_snow_queen_
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I passi pesanti e maldestri degli yeti svegliarono Jack, che sonnecchiava nello studio di Nord. Il ragazzo si alzò pensoso, chiedendosi come facesse a trovarsi lì. – Ah, buongiorno Jack! – lo salutò tutto allegro Nord, intento a scolpire giocattoli di ghiaccio. Lui istintivamente strinse la mano attorno al bastone. Il perché fosse in quello studio premeva ora come non mai, ora che Nord lo salutava come se trovarlo lì invece che in camera sua fosse normalissimo. – Nord – lo chiamò il ragazzo – Perché sono qui? -. – Poche storie ragazzo,ora tu sei Guardiano! – gli rispose Babbo Natale.  Jack Frost sorrise, e si mise in spalla il bastone. Essere un Guardiano era fantastico, ora lo sapeva. E pensare che prima sarebbe stato il primo a dare dei matti ai quattro Grandi … che erano diventati cinque, adesso. Le cinque Leggende. Jack ripeteva molte volte quel nome nella sua testa, orgoglioso di far parte di quel gruppo tanto esclusivo e potente.
Un brusco colpo di tosse di Nord lo riportò alla realtà. – Questo lo so, e ne sono molto felice – disse Jack – Ma ero convinto di essermi addormentato in camera mia stanotte. Perché mi sono svegliato qui? -. Nord si fece subito serio, e la sua espressione tradiva preoccupazione, ansia. – Tu … ti senti solo, ragazzo – gli disse tutto d’un fiato. – Solo!?? Io ho voi! – rise Jack. – Beh, sì, ma … tu senti la mancanza di qualcuno con tuoi stessi poteri. Qualcuno molto simile a te. E ti agiti per questo … nel sonno.  – disse allora Nord.  Jack puntò il suo bastone contro il muro. Subito, quello si ricoprì interamente di ghiaccio. – Vedi ciò che ho fatto? È spettacolare, e se nessuno può farlo oltre me, beh … non posso fare altro che dirmi contento. Detesterei la concorrenza. – rispose lui, con un sorrisetto compiaciuto. – No è momento di scherzare. Faccenda è seria. Se continui ad agitarti, Sandy non può più farti sognare cose belle. – spiegò Nord. – E allora? Pitch ormai è andato, e … – cominciò il ragazzo, ma Babbo Natale non lo lasciò finire. – Pitch Black è fuori da giro, sì, ma senza né incubi né sogni tu non puoi dormire. Sarai sempre più stanco. Non riuscirai più a muovere un solo passo, e allora i bambini non crederanno più in te … se succede, la tua carriera da Guardiano può dirsi kaputt. – Nord sottolineò l’ultima parola con un gesto teatrale delle mani. – Lo ammetto, è come dici. Ma io non posso fare niente, l’hai detto, non c’è nessuno come me! – e così, quasi urlando, Jack ritenne chiusa la questione e volò fuori dalla stanza. La raffica di vento fu così forte da rovesciare tutti i giocattoli che Nord teneva sul tavolo.  




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