Truth or consequences

di Sakura Hikari
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To Hell and back



Prompt di Virginia: Oliver/Connor AU in cui Connor è davvero un tossico.
Parole: 399




“Come ti senti?”
“Benissimo Oliver. Meglio di quanto mi sia sentito in tutta la mia vita. Questa è la volta buona, me lo sento: riuscirò ad uscirne completamente.”
Connor fece un gran sorriso a cui Oliver rispose un po’ debolmente. Sperava davvero che questa fosse realmente la volta, dopo due tentativi di disintossicazione falliti, e Connor trovasse la forza di volontà necessaria per uscire da quella merda definitivamente. 
La prima volta che Connor aveva provato a disintossicarsi era stato quando avevano deciso di portare la loro relazione su un piano più serio. “Voglio fare le cose per bene: se vogliamo che le cose funzionino, devo esserne completamente fuori.”, aveva dichiarato Connor, la voce piena di speranza e determinazione. Non era stato semplice, scottava come se avesse la febbre, implorava per farsi solo un buco, era caduto a terra in preda alle convulsioni. Dopo due giorni di questo tormento aveva riacquisito un barlume di lucidità, ed era riuscito a mantenersi pulito dieci giorni, finché una sera Oliver rincasò e lo trovò nel bagno svenuto, con ancora la siringa nel braccio. C’erano state urla, lacrime, litigi, ma alla fine Connor aveva chiesto scusa, e Oliver aveva saputo perdonare.
Il secondo tentativo di disintossicazione era iniziato esattamente come il precedente, ma questa volta Oliver si era assicurato di tenerlo costantemente d’occhio, dal momento che Connor si rifiutava di ricoverarsi. Erano andati avanti così per più di due mesi, finché un giorno Oliver aveva abbassato la guardia e Connor era sparito. Svanito nel nulla. Era quasi impazzito: ne aveva denunciato la scomparsa, lo aveva cercato, invano; temeva che, da un momento all’altro, sarebbe arrivata una telefonata per dirgli che avevano trovato il cadavere del suo ragazzo da qualche parte.
Così com’era scomparso, Connor ricomparve all’improvviso, con in volto l’espressione di una bestia ferita. Aveva chiesto scusa, aveva pianto, aveva fatto promesse. Oliver sentiva la sua fede vacillare, ma lo riaccolse al suo fianco. E questa volta fecero le cose per bene: questa volta Connor ammise di aver seriamente bisogno di aiuto, e si ricoverò. Oliver andava a trovarlo tutti i pomeriggi.
Stava riacquistando colore, negli occhi brillava una nuova luce, viva, sana. Non gli tremavano più le mani. 
Nessuno dei due aveva ancora accennato al futuro, o quando Connor sarebbe stato dimesso, ma per la prima volta dopo tanto tempo, Oliver si concesse una piccola fantasia di loro due insieme a casa, felici.





 




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