Ode I ''Ad Cyranum''.

di Chiaroscura69
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Continua a urlare,
la tua voce si unirà alle mille
che lottano per ciò in cui credono
e forse anche io,
troverò il coraggio di farlo.
Stasera finalmente avverrà
l'unione dei nostri universi astrali,
e nessuno sa
cosa succederà,
scivolerò in te per subduzione?
O insieme creeremo catene montuose
dalle vertiginose altezze?
Ebbene è accaduto ormai,
e sono perduta,
anche se i dubbi sono ancora vivi,
mosche affamate
che si poggiano
sulle mie speranze putrefatte.
Il pensiero non è libero,
è solo un'utopia,
il mio si è incatenato al nostro incontro
ai suoi colori
e ad i suoi sapori.
Se le tue sgraziate labbra
mi fanno tremare l'anima
ciò che sento nel cuore
è solo una cornice.
Era più suggestiva la vista del tramonto
nell'orizzonte
o la profondità
del tuo sguardo bruno?
Lasciami andare , ti prego,
ora
o resta per sempre,
o morirò ancora
e non sarò più in grado di amare.
Non voglio certo asservirti al mio cuore,
ma voglio che l'amore ci stringa
in un unico stretto vincolo di fuoco.
Perchè è fuoco che scatena
il tuo essere
divampa e brucia
la mia pudicizia rendendola quasi corrotta,
ma ancora non dannata.
Risuona instancabile una canzone
nella mia mente,
dolci tasti che si abbassano
e poi si alzano su un vecchio pianoforte,
e quelle mani così forti e così delicate
che li sfiorano,
hanno prima sfiorato le corda segrete
del mio cuore
e hanno prodotto la stessa
,soave,
sinfonia.
Come andrà a finire?
Si interroga il mio cuore..
perchè ora io mi sto perdendo,
in una nube di parole non dette
e di pensieri non espressi,
che volano nell'aria,
ma tu non hai bisogno che li dica
per afferrarli e renderli tuoi.
Ho tanta paura
,oh mio Cyrano,
e non so perchè..
molti dicono che la prospettiva della felicità
sia una delle cose più spaventose
che si possano provare,
e forse è per questo che pochi alla fine
riescono a raggiungerla.
Quando cammino
ormai il corpo mi segue
ma la mia anima vola
guarda il cielo e sospira
desiderosa di poterti raggiungere
e così vicina da avere la sensazione
di poterti sfiorare
con la dolcezza negli occhi rapiti
senza che tu te ne accorga.
Cadono le foglie,
come la speranza
e mi pare che una gelida brina
stia offuscando i miei ricordi,
i nostri ricordi.
E la tua assenza è come l'ossigeno
la respiro ogni istante
mio malgrado.
Nemmeno il ponte onirico
riesce a raggiungerti
mentre il mio disperato animo tende
spasmodicamente
a te.
Sarebbe ingiusto dire che
questa sia la miglior forma di poesia
che possa dedicarti,
ma è la più sincera e diretta,
dal cuore si genera e parte
e nel foglio è incisa,
dettata da lui stesso.
Gli occhi ne assorbono una parte
quella più impulsiva e violenta
spesso è impossibile frenarla
e far sì che non traspaia.




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