Sakura e Akira

di OmonimiaCasuale
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“Akira?”
Il ragazzo sobbalzò un po’, si girò e vide Sakura.
La timida ragazza occhialuta che a lui aveva sempre fatto una gran tenerezza.
Se non fosse stato per la sua personale timidezza avrebbe anche provato a farci amicizia.
Quel giorno l’aveva aiutata offrendole la sua giacca per coprirsi la camicia sporca e correre a cambiarla prima della pausa (la scuola era molto severa in fatto di uniformi).
“Oh Sakura… Ciao.”
Erano usciti adesso. Viste le nuvole in cielo tutti se l’erano data a gambe prima possibile quindi il cortile era praticamente deserto.
“Volevo ringraziarti per quello che hai fatto oggi per me. Sei stato molto gentile.”
“Ah, figurati! Dovere mio.” Fece lui chinando la testa.
Sakura ridacchiò. In realtà era stato Eiji a portarle la giacca di Akira aggiungendo poi che per ringraziarlo poteva offrirgli qualcosa durante la pausa o fuori scuola.
Ed era quello che Sakura voleva fare. Dopo mille tentennamenti si era fatta coraggio. Era il momento di farsi almeno un amico.
“Senti io…”
“Akira!”
Miku comparve all’improvviso e mollò una pacca sulla spalla al ragazzo.
“Sto andando a trovare Eiji! Vogliamo andare a vedere quel nuovo film di zombie che è uscito.”
“Che? Quella schifezza?”
“Bhè se non vuoi venire…”
“Scherzi! Dove andate voi verrò anch’io!”
Il ragazzo stava per girarsi e inseguire Miku quando si ricordò di Sakura. Si fermò ad osservarla.
“Sakura…” era indeciso. Doveva forse invitarla?
“Ho già visto quel film!” si affrettò a dire lei per toglierlo dall’imbarazzo “Ti… Parlerò un’altra volta, non preoccuparti.”
Lui le sorrise. Un largo sorriso amichevole e sincero.
“Benissimo allora! A domani!”
Il ragazzo scomparve e raggiunse i suoi amici.
Sakura li osservò sparire.
Poi si incamminò anche lei. Appena uscita dalla sua metropolitana scoppiò a piangere.
“Cosa diavolo ti aspettavi Sakura?” si disse.
Entrò in casa e si rifugiò in camera sua.
“Non puoi avere degli amici. E’ la tua condanna.”
Mentre piangeva però le venne in mente il largo sorriso di Akira e le parole “a domani!” pronunciate allegramente dal ragazzo.
E allora sorrise anche lei.
“Akira, non dimenticherò mai quello che hai fatto per me.”

FINE




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