La Casa che la morte dimenticò

di PokeShiira
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Dovevano essere stati i bambini di qualche fattoria limitrofa, pensò cupamente. Quando non si trova niente di meglio da fare, si esce la sera per tagliare pneumatici. Si fermò e se ne fece una ragione. Non sarebbe andata da nessuna parte quella notte. Non aveva alcuna scelta a quel punto; doveva rimanere là per la notte fino al mattino, quando con buon auspicio avrebbero risistemato le linee e avrebbe potuto chiamare qualcuno al lavoro per sostituirla, e poi il carroattrezzi per i pneumatici. Sospirò e tornò nella casa. Poté sentire Nonna Royce mentre tornava nella sua stanza. Aveva già spento le luci. Rassegnata al suo destino, Melinda suonò di nuovo il campanello.

"Sei tu, cara?" sentì chiamarla Nonna Royce.

"Sì, sono io," rispose. "Mi dispiace disturbarla. Mi chiamo Melinda Orton. Mi scusi per non averglielo detto prima. Credo che prenderò una camera in affitto per la notte, se l'offerta è ancora valida."

"Oh, certo che lo è, tesoro," disse Nonna Royce, rientrando nella stanza e accendendo le luci. "Melinda. Oh, è davvero un bel nome, cara. Bene. Vediamo di sistemarti. Scrivi il tuo nome e l'ora di arrivo nel libro là e ti darò una chiave. Tutte le stanze in affitto sono al secondo piano, e ce ne sono solo un paio libere."

"Ci sono altre persone qui?"

Questo dettaglio era inaspettato. Non c'era neanche un'auto nello spiazzo quando vi entrò lei.

"Oh sì, signorina Melinda." Nonna stava trafficando nella stanza adiacente. "Il signor Norris, il giovane Calvin, c'è un po' di gente qui." Tornò con una chiave in mano. "Solo per curiosità, cosa ti ha fatto cambiare idea?"

Sembrò avvampare mentre le faceva questa domanda, sebbene fosse sollevata dal fatto che Melinda sarebbe comunque rimasta.




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