narciso e boccadoro
Questa storia è venuta fuori un pò di tempo fa, leggendo
appunto narciso e boccadoro, purtroppo ancora a metà sul mio
comodino, so che va completamente fuori traccia dalla storia del libro,
considerando anche solo la partenza di boccadoro, ma io li vedo ancora
così...come in realtà non li ho mai visti.
buona lettura.
ps: il linguaggio non è proprio del tempo, ma questa scena me la immagino proprio così.
Narciso e Boccadoro
-Sai, in latino, fatum significa sia fortuna che disgrazia.
Tu sei
decisamente il mio fatum.-
"Ma smettila"
-No dico sul
serio!-
"Sei un antipatico!"
-Senti chi parla, il ragazzo che non
vuole essere abbracciato in pubblico!-
Un'ombra calò sul viso del
biondo.
"Sai bene il perchè..."
Un sospiro.
-Perchè ci
ammazzerebbero, entrambi-
"..."
Le braccia del moro scivolarono
intorno al corpo del ragazzo.
Lo strinse a se.
Nell'oscurità delle
scuderie, i due giacevano abbracciati in un angolo. Incapaci di fare altro, di
andare oltre, per scelta, per costrizione.
"Non riesco a capire, è così
sbagliato. Non dovremmo stare qui, non dovremmo starci insieme, non dovremmo
starci in questo modo. Non possiamo. Abbiamo
fatto una promessa, a noi
stessi, a Dio, non possiamo infrangerla. I nostri corpi non dovrebbero
toccarsi..."
Il ragazzo dai ricci color del grano si girò per guardare il
compagno negli occhi.
- Non serve toccarsi, non occorre, non è
necessario. L'amore non è questo-
...
Boccadoro si alzò in piedi e
andò ad accarezzare la criniera del fedele Bless.
" Narciso, tu mi
ami?"
-Si Boccadoro-
Il biondo si voltò nuovamente verso il
compagno.
Le lacrime coprivano il suo viso di ragazzo, ma la sua voce era
ferma e sincera:
"E questo mi basta"
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