Cade silente l'acqua piovana
Cade sui tetti, scivola sulla piana
Piccole gocce abbandonano il fogliame
Unendosi a terra in un unico fiume
Corre il ruscello per l'umido terreno
Avvolge e affoga il prato rigoglioso
Per poi scoprire un letto piano
Ed esser cullato da dolce riposo
E giace fiera l'argentea spada
Bagnata anch'essa da rossa rugiada
Scorre lento il fiume vermiglio
Scorre ed entra nel dolce giaciglio
Così che il rosso col trasparente
Rendendo uno i due distinti colori
La terra macchino di un rosa suadente
Facendo invidia ad erba e fiori.
Ma l'insistente suono dei fruscii piovani
Viene ora coperto da singhiozzi non lontani
Occhi arrossati da un triste dolore
Gote di un viso senza più colore
Lo sguardo sul cielo che non potrà più guardare
Sul petto si apre la profonda ferita
Ma sulle labbra un sincero sorriso compare
Un sorriso di un corpo ormai senza vita
Tu, giovane mago, neanche più parli
Cerchi attento i suoi respiri, senza trovarli
Gli accarezzi la fronte a capo chino
Maledicendo con odio il triste destino
E mentre urli con voce straziante
Urli scandendo il nome del drago
Sai ora in cuor tuo che ormai sei impotente
Al destino più forte anche del magico lago
La fine è giunta per il più grande dei sovrani
Tutti i tuoi sforzi non son stati che vani
Hai perso una metà dell'intera tua vita
Una metà che mai potrai sostituire
E adesso che tutta la storia è finita
Altro non ti rimane che aspettare
Aspettare paziente quel magico giorno
Dove potrai godere del suo ritorno.
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