Crossroads

di queenjane
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Le mani strette, Andrè, oggi come ieri.
Appena bambini quando ci conoscemmo.
E sull’erba, tenere, come margherite
Spuntavano le nostre nocche
snelle quando sceglievo ..

E fuggivo alla tua stretta,
volevo essere un uomo, l’erede
Di mio padre,
ignorando la tua tenerezza.
Un destino rimandato.
 
Strette di rabbia dopo,
in tempo trascorso,
flessuoso come un serpente,
spero non invano,
questo tempo,
o forse sì,
i lividi sui polsi, quando
ti volevo mandare via,
una camicia strappata,
il pulsare del tuo desiderio contro la mia coscia,
un innamorato respinto, non eri Zeus immortale
che prendeva Leda sotto forma di cigno.
Baci rubati e amari, come
Assenzio, una penitenza.


La stretta .
Divini e fuggitivi come gli dei dell’altrove.
 
E una presa sulla manica blu decorata dai
Miei galloni d’oro
E di nuovo sull’erba, oggi come allora.

.. Gigli di campo.
Dopo uno scoppio,
il rombo degli dei  della guerra.
 
Luglio 1789.
E le mie mani che stringono le tue,
affermando che ti seguirò,
nella camerata dei soldati della Guardia
a Parigi,umili,
l’elemosina delle ore e dei giorni insieme.
 


E le mie falangi  strette nelle tue,
la pelle dorata dal sole di questa estate,
te ne andavi nel paese dell’altrove,
colpito a morte, il 13 luglio 1789.


Il 14 luglio 1789 la Bastiglia è caduta
E le mie mani non erano più vuote.
Sono colme di te, mia casa e mio destino.
Dorate le nocche dello splendore delle trascorse stagioni,
oggi come ieri di nuovo insieme.
Io e te, per sempre mio amato.
Fovever yours.
 




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