La città dei fantasmi.

di Sofiotto
(/viewuser.php?uid=769500)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


  • Capitolo 3.


-Si trova bene qui?- chiese Ken, riferendosi al mio cucciolo.

-Credo di sì... Mi sembra felice e si sta ambientando bene anche con gli altri.-

-C'è una cosa che mi sono chiesto da sempre... Perché quel nome?- 

A quella domanda mi irrigidii. Puntai lo sguardo a terra, pensieroso. Non sapevo se dirglielo o meno, ma dopotutto era mio fratello. Eppure proprio per questo motivo rimasi zitto.

-Non... Non c'è un motivo.- risposi sbrigativo, andando poi dove si trovava Ray, intento a parlare con un Land piuttosto irritabile.

-Ho detto che me lo devi passare ORA, bestiaccia! Mi capisci o no?!- Sentii la voce di Land arrivare dall'altro capo del telefono e, per tutta risposta, Ray ringhiò irritato. Da quando si erano conosciuti non erano mai andati d'accordo e non c'era bisogno che mi chiedessi il motivo, come un idiota che davanti agli occhi ha delle fette di prosciutto. Io e Land avevamo avuto una relazione molto tempo fa e sembra che l'attrazione non gli sia ancora passata, come non era passata a me fino al momento dell'incontro con la bestiolina.


FLASHBACK


-Cosa vuoi dire con "Non dobbiamo più stare insieme", scusa?- la voce irritata di Land mi fece accapponare la pelle. Quando si arrabbiava sapeva essere spaventoso e, senza Ray, non potevo fare molto contro di lui, i miei poteri erano decisamente diminuiti.

-Hai... Hai capito bene. Ray è morto, non posso fargli questo...- mormorai senza riuscire a guardarlo in faccia.
Avevo aspettato così tanto per stare con lui che tutta quella faccenda sembrava ingiusta anche a me, ma non potevo fare altro, in onore di mio fratello.

-Non mettere in mezzo tuo fratello, Roy! Se non vuoi stare con me è un conto, ma Ray devi lasciarlo fuori!- ringhiò lui, facendomi trasalire e riprendere a tremare. Piangevo da giorni, senza freno, e gli unici ad essere rimasti sempre accanto a me erano proprio quel maledetto Esper e mio fratello Ken.

-Tu non capisci... Ray ti amava, non posso fargli questo...-

-Ma Ray sapeva bene che eri tu a piacermi! Come sapeva che stavamo insieme. Ed era felice per noi, lo sai anche tu.- Ora la sua voce si era fatta più dolce, quasi pietosa.

-Lo so, ma sapevo che soffriva molto... Non posso fargli questo, mi dispiace Land.- Presi un respiro profondo e strinsi i pugni per prendere coraggio e, guardandolo negli occhi, parlai d'un fiato. 

-La nostra relazione finisce qui. Ora saremo solo il Capitano e l'Esper.-


Presente


-Dammi qua, Ray, lascia parlare me.- Dissi esasperato, allungando una mano verso il telefono che mi venne passato subito dopo.

-Ehi, antipatico! Hai finito di gridare? Non ti fa mai male la gola?-

-Cretino, era ora che rispondessi! È tutto il giorno che provo a chiamarti e tu mi fai contattare dal tuo mostriciattolo?- mi rispose con voce piuttosto seccata.

-Cosa dovevi dirmi?- lo ignorai volutamente, provocarlo a parole avrebbe fatto in modo da renderlo ancora più intrattabile. E in fondo, il mio affetto per lui era ancora presente, mi dispiaceva saperlo star male a causa mia.

-Per prima cosa abbiamo un altro caso, alla stazione marina. Container infestati, questa è la dicitura. Secondo: sto ancora aspettando che tu mi offra da bere come promesso dall'ultima missione!- Sorrisi alla sua ultima frase. Quel carotone non ce la faceva proprio ad essere arrabbiato con me, eh?

-Per quanto riguarda la missione, dovranno aspettare. C'è qualcosa di più importante in ballo ora. E per il bere... Beh, stiamo andando in un posto dove fanno un ottimo Bacio dello Spettro!-

Qualche minuto dopo ci ritrovammo tutti alla stazione ferroviaria.
Io, Roy, ventisei anni, chiamato Capitano dato che sono il leader. La mia specialità è la telecinesi.
Ray, che di solito rimaneva in casa, ma dato che si trattava di una missione in una città più lontana e che in più ci sarebbe servito il suo ottimo olfatto, sarebbe venuto con noi. Età sconosciuta.
Land, ventisette, l'Esper più forte che io abbia mai visto. Capace di accendere fuochi e controllarli anche a distanza di vari metri e soprattutto, capace di creare barriere protettive indistruttibili.
Maya, diciannove anni, la nostra dolce Sensitiva; può percepire, vedere o indovinare cosa è accaduto in un passato recente ma, se si concentra a fondo, riesce a tornare indietro di anni o addirittura intravedere il futuro.
Scan, ventitré, capace di vedere, sentire e, spesso, toccare gli spiriti. Ha anche ottime intuizioni e istinto investigativo.
Joy, una ragazza di appena diciassette anni, mutaforma animale, scalmanata, divertente e piena di spirito di iniziativa.
Sun, un ragazzo sulla ventina, mago dei computer e con qualche potere esp che gli permette di controllare qualsiasi cosa sia alimentata da elettricità, il tipico cervellone.
Ed infine mio fratello Ken, che, nonostante sia anche lui telecinetico, non sarebbe stato molto utile per la missione, tranne per quanto riguardava le informazioni utili per le investigazioni.


----------

Angolo autrice-

Allora, per prima cosa grazie per aver letto fin qua, vi voglio bene (?) ma vi voglio ancora più bene se mi fate sapere cosa ne pensate! Mi va bene anche se mi dite "Fa schifo!" "Ritirati!" "BRUCIA LA STORIA, BLEAAAHHH" e roba così, ma almeno so se vi piace o meno xD Poi... Questa settimana c'è un doppio appuntamento! Sì, perché pubblicherò giovedì 24 (il vostro regalo di natale che preferivate non avere) e di nuovo sabato. In più ho deciso che gli ultimi due capitoli li pubblicherò a distanza di un giorno uno dopo l'altro, in modo che non ci sarà da aspettare troppo tempo u_u




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3338498