L'Eremita e Il Profeta
«Guarda!» con maliziosa noncuranza s'inginocchia ad osservare qualcosa di verde in mezzo a tutta la terra. Per un attimo, è come se ammirasse quella visione con devozione. «È un soffione, Len!».
Len! Len non risponde. È troppo concentrato a distogliere lo sguardo, ritorcendo l'idea di un soffione in mezzo alla terra – e l'idea del soffione stesso come metafora. Rin ama parlare: divaga spesso, insudiciando le parole con tutte le sue astrazioni e i suoi concetti eccentrici, lieta di trovarsi in disarmonia con il resto. Certe volte la sua discordia vola via, lasciando solo lo stelo un po' triste, ma Len preferisce immaginarla appena abbozzata. Sardonica e cinica, questo è il suo profumo. No, per lui non dev'esserci altro, niente astrazioni e niente concetti.
«Il nostro lavoro è quello di distruggere l'altro, solo così tutto sarà completo» è vero, Len s'era quasi scordato – in realtà se lo ricordava benissimo –: Rin balzava anche da un discorso all'altro. Non c'era il tempo di analizzare le sue indecifrabili metafore che spuntavano altri discorsi, germogliando, germogliando, divorando tutta la terra del cervello. Non rimanevano che loro due ed andavano eliminati. «Perché è divertente» ella sapeva a cosa lui stesse pensando. Del resto, Rin vaneggiava e Len meditava.
 ??? NON LO SO. ci ho provato. sono così hyped per questa cosina bella bella bella (sapete, io amo karakuri卍burst) e volevo scrivere su loro due dato che ultimamente mi dedico tanto allo shoujo-ai. però, ecco!!, son soddisfatta. ah, questa flashfiction si svolge durante karakuri卍burst e non re:birthdate. also, le ripetizioni di "altro" sono volute e se avete altre dubbi (vi compatisco) chiedete pure. ripeto, non so quanto possa essere /godibile/ in sé, ma mi piace molto: l'ho appena scritta ed è strano, in genere pubblico dopo secoli?? (infatti potete notare la grafica e la nda da pesaculo, A+) quindi nulla, spero che sia stato bello leggerla e alla prossima! ♡ (probabilmente il tutto è incomprensibile dunque vi chiedo scusa cries)
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