Il dolore delle macerie rimaste

di vjtgenbry
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CAP 17 L' amore é troppo grande per non poterlo ascoltare: Le due Lucy stavano camminando in quel deserto ormai da ore, erano stanche e assetate, quando avevano lasciato Grey a combattere contro Juvia, dopo qualche passo, il prato era finito lasciando il posto a una distesa incinta di sabbia, grazie a pixis sapevano di essere nella strada giusta ma la loro resistenza era al limite. Lucy cadde a terra e disse: "Sai quando siete arrivati voi, pensavo foste una speranza, pensavo che ce l' avremmo fatta ma io non voglio perdere Natsu" "Nemmeno io ed é per questo che siamo venuti nel passato, perché lo amo" confesso per la prima volta a qualcuno a parte a Grey e a Erza, per la prima volta senza avere paura della reazione che la persona poteva avere ma forse era perché erano la stessa persona, la aiutò ad alzarsi e disse: "Guarda" Davanti a loro si eresse un castello immerso nella nebbia, una nube di nebbia copriva il castello e nient' altro; decisero di entrare con cautela, misero le mani nelle chiavi e avanzarono. Quando entrarono videro che la costruzione era disabitata, nessuna guardia, nessun essere vivente, un corridoio che portava a due scalinate curve verso un unico punto più in alto dove c' era una porta laccata in oro con motivi floreali. Le candele appese ai muri erano spente ma calde come se qualcuno le avesse appena spente eppure la polvere e le ragnatele erano ovunque segno che da molto tempo non passasse nessuno. Sotto la scala una piccola porticina era nascosta dal buio: "Andiamo lì" disse Lucy del futuro, il suo alter ego la seguì senza obiettare, tutto lì dentro faceva paura, una porta valeva l' altra, terrore emanava in qualunque caso. Una grande tavolata dominava la stanza, una tovaglia bianca la copriva e sopra solo due piatti e un portafrutta al centro; Lucy del futuro sfiorò la tovaglia e un rumore provení dal fondo della stanza, si preparano a combattere ma non arrivò nulla, passò qualche secondo e le ragazze si rilassano ma proprio in quel momento un' enorme scimmione comparve davanti a loro, Lucy del passato evocò Virgo, lo spirito della Vergine e Lucy del futuro disse: "Ce la fai a combatterlo?!" "Sì, tranquilla, vai pure avanti" "Ok" rispose incominciando a correre, non si voltò nemmeno quando sentì un grazie arrivargli alle orecchie, sorrise e corse più veloce. Quando Lucy del futuro rimase da sola tutta la grinta che aveva dimostrato era come sparita, si strinse le spalle a causa del freddo pungente e camminò lentamente, ricordava di aver già visto quel castello ma non ricordava dove, aveva paura ma non poteva scoraggiarsi, era venuta per aiutare il suo alter-ego, i suoi compagni e anche Natsu e doveva portare a termine il suo obbiettivo, si fermò quando pensò al suo Natsu, il suo dragon slayer preferito, il suo migliore amico,il suo compagno di squadra, l' uomo che amava. Sospirò, perché anche se nel passato poteva cambiare le cose nel suo tempo quello che era fatto era fatto e nessuno poteva tornare indietro e ridargli il suo Natsu. Sentì delle voci arrivare da dietro alla porta alla sua sinistra, si avvicinò e origliò la conversazione, "Non é possibile" "Non dirmi che ne sei meravigliata" "Sapevo che ci stava fregando ma proprio ora che il piano é arrivato al momento cruciale?!" "Stai tranquilla, ho già un piano per distruggere Natsu Dragneel, basterà togliere di mezzo quello del futuro" "Sei il migliore master" A quel punto si spaventò correndo via, chiuse gli occhi e pensò a dove potesse essere ma non gli veniva in mente nulla perché conosceva il suo amico ma non il castello, andò a sbattere contro qualcosa e cadde a terra, allora aprì gli occhi e si trovò l' oggetto dei suoi pensieri davanti a sé. "Natsu" disse solo Il ragazzo allungò una mano e la tese verso la ragazza che accettando si alzò da terra "Ti vogliono uccidere, devi scappare" "Lo so" rispose e poi aggiunse: "Ma li ucciderò prima io, non ti preoccupare, non dovevano fare del male ad Erza" "Erza?!" Chiese con stupore la bionda "Natsu la baciò senza rispondere spiazzando per qualche secondo la ragazza ma poi anche lei ricambiò: "Lucy non farlo ti prego" Lei si scostò dal ragazzo e rispose: "Non posso, stai attento" "Anche tu" Dopo ognuno andò nella direzione opposta all' altra non voltandosi perché se no avrebbero ceduto, l' amore era troppo grande per non poterlo ascoltare.




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