In primis chiedo umilmente perdono.
Molti dei racconti a cui mi stavo dedicando sono stati brutalmemte abbandonati in questi mesi, colpa della mia vita che si è lentamente sfasciata e della mia situazione sentimentale particolarmente infelice.
Non ho trovato tempo ne ispirazione per continuare, e scrivere quattro righe dettate solamente dalla noia non mi pareva rispettoso per tutte quelle dolci persone che mi hanno seguita fino ad ora.
Chiedo scusa a voi, ma vi prometto che non abbandonerò per sempre quelle storie, semplicemente rimanderò a data da destinarsi la loro conclusione.
Chiusa parentesi scuse, apro parentesi "omiodiocosacavolostoperpubblicare".
Non so come definirlo, probabilmente dovrei dire che si tratta di un colpo di testa.
Giudicate voi.
Buona lettura ♡
Usavamo essere soli insieme
Usavamo sfiorarci l'anima, ridere dei nostri difetti, perderci nelle lingue di fuoco ardente nel camino.
Gli organi molli facevano da cornice a quelle giornate piovose, quando l'unica preoccupazione era il vento che scompigliava i capelli e i minuti ad aspettare un taxi.
Usavamo essere soli insieme, sotto i cieli grigi, quando i tuoi occhi terminavano le frasi lasciate incompiute dalle labbra.
Usavamo essere corpo e anima, di notte, quando le vecchie cicatrici tornavano ad essere voluttuose e sanguinanti ferite.
Usavamo essere tutto ciò, prima che di te rimanesse solo il profumo candido, destinato a sparire tra le pieghe delle tue camicie. |