Titolo: Take it away
Genere: Romantico;
Introspettivo; Triste
Rating: Giallo
Avvisi: Slash; OneShot
Personaggi: GerardxBert;
Frerard[OneSide]; QuinnxBert[OneSide]
Riassunto:
<< I'm a worm with no more chances
And I've lost all doubt
In a chemical romance.
>>
"Non ho mai visto
Gerard ridere così.”
"Non ho mai visto Bert
ridere così.”
Ti prego. Stai zitto.
“Take it
away”
“Non ho mai
visto Gerard ridere così.”
Mikey a volte sa essere molto crudele. Forse anche troppo, stando a
sentire il rumore che il mio cuore produce nella mia testa mentre
illusoriamente si spezza.
Un organo vitale rotto a
metà; che scena alquanto patetica. L'ho sempre
trovata un'inutile e metaforica “credenza”
abbastanza vomitevole, ma il sonoro crack che si
è attuato dentro alla mia cassa toracica sembrava tutto
tranne che falso.
Tuttavia so che non posso incolpare Mikes con accuse che lui nemmeno
s'immagina.
Le uscite del piccolo Way sono alla fine solo quel che si suol chiamare
ormai da secoli “la fottuta goccia che fa traboccare il
vaso”; e quel
fottuta ce l'aggiungo io, perché
obbiettivamente ci sta bene.
Che discorsi da
cerebroleso. Il mio livello di sopportazione è
stato da tempo oltrepassato, sì. Però le lacrime
riesco ancora non so come a trattenerle. Sono forte? Adesso
me lo chiedo.
Coraggio.
Stento a credere che il fottuto sentimento che mi fa andare avanti si
possa chiamare così.
“Non pensi,
Frank?”
Mi osserva di sbieco; occhiali dalla montatura fosforescente - questo ragazzo ha sempre avuto
autostima da vendere, nient'altro da dire - appena
abbassati sul setto nasale e sguardo attento.
Lo so che odia non essere considerato, le sue movenze ed i suoi
comportamenti sono da anni molto simili a quelle di un bambino troppo
cresciuto e viziato. Non che io possa ritenermi maturo, certo.
Ma non mi fare questo, Mikey. Ti prego.
Le parole ancora non sono uscite dalla mia bocca; le costringo ormai da tempo
dentro al mio palato, sbranandole coi denti e ributtandole
giù nel mio stomaco. Sono riuscito a far
sopravvivere la mia tolleranza fino adesso, ma la scena che sta
prendendo vita davanti ai miei occhi mette a dura prova la mia anima.
Quindi lasciami pensare
e basta.
Permettimi di affogare
in riflessioni a cui non darò mai vita propria. Credo
proprio che, galleggiando a fatica in uno schifoso e putrido oceano di
bugie, potrei continuare ad esistere.
Ti prego. Stai zitto.
“Eh?”
Un flebile sussurro, dal tono atono e distaccato. L'indifferenza
potrebbe forse iniziare a farmi del bene; dimostrarmi impassibilmente
colpito, magari anche un po' contento.
Infondo il mio migliore amico è finalmente innamorato.
Prepariamogli una festa.
Non pensi sia una fantastica idea, Mikey?
Magari un bel party a sorpresa allestito sul tour-bus, qualcosa di
molto semplice ma in egual modo carino. Palloncini colorati, alcolici
in abbondanza e per finire un bello striscione bianco con una scritta
nera a caratteri cubitali in predominanza: auguri e figli maschi.
Fra luci soffuse, chiacchiericci sempre più sconnessi e
balli sfrenati io, oramai quasi del tutto ubriaco, finirei per
avvicinarlo a me. Gli servirei le mie congratulazioni con un fottuto
sorriso falso stampato in faccia -
infondo sono solo il suo migliore amico -
e con estrema lentezza farei pian piano combaciare le mie labbra con le
sue. Un bacio simile a quei tocchi di lingua che ci siamo sempre
scambiati sul palco; un bacio come tanti altri. Ma sono
sicuro che lui allora capirebbe.
Che ne pensi, Mikes?
Ma, come Gerard - ironia
della sorte - ha più volte decretato,
la recitazione non è il mio forte. Inconsciamente mi ha
spesso ferito, mettendo in risalto la mia incapacità di
essere falso.
Che amarezza.
“Non ti sembra
che Gee in questo periodo sia... felice?”
Aumentando il tono sonoro della voce, il minore dei Way continua a
parlarmi, mentre da dietro le sue due spesse lenti ottiche mi regala
occhiate di sbieco non molto delicate.
Chissà cosa intende, usando quella parola tanto
semplice quanto intricata.
La mente di una persona che non soffre si discosta nettamente da quella
di un'altra sull'orlo del pianto; questo concetto l'ho ormai
recepito da tempo.
Mi chiedo come sia possibile che la felicità di una persona
uccida del tutto la contentezza che si trova intorno. Forse a questo
mondo l'allegria non può essere posseduta da più
di due persone entrambe risiedenti nell'arco di qualche metro.
Questa lezione di vita
mia madre non me l'aveva insegnata, cazzo.
“Non lo
so.”
Non so più niente;
certamente mi vorrei convincere di questo. Come mi chiamo
io, come ti chiami te, ragazzo occhialuto? I tuoi occhi un po' strabici
mi ricordano qualcuno.
“Tutto ok,
Frankie?”
Ah, mi chiamo Frank. Me
n'ero scordato.
Allora saprai anche spiegarmi chi cazzo è quel ragazzino
troppo cresciuto e spumeggiante che mentre sorride a lui - non a me - riesce ad
assassinare la mia anima.
Quel tipetto appena un po' paffutello, estremamente bello. Riesci a vederlo o sei troppo
cieco?
Perché
necessito della sua risata?
Perché sento che
senza la sua parlantina sbarazzina non riuscirei a vivere?
Perché non
riesco a dimenticarlo?
... potresti spiegarmelo, Mikes?
Nell'arco di un secondo magicamente ricordo, o perlomeno mi sveglio
dall'inutile illusione mentale che inconsciamente da solo mi ero
creato. Apro gli occhi grazie alla vista del suo guardo da
cerbiatto indifeso, che più volte è stato posato
su di me; quanti ne hai
stregati con la tua finta innocenza, Gee? Sono stato usato
come passatempo temporaneo, adesso me ne rendo conto. Penso proprio che
tu ti sia
divertito, ad interpretare la parte scenica dell'amico ambiguo.
Dimmi, dovrei odiarti?
Io direi di sì. Eppure so che non ne sarò mai capace.
Sei come una maledizione per me, Gerard Way.
Cazzo, che dolore al cuore.
“Certo Mikey.
Tutto apposto”
Annuisco appena con lenti cenni di testa, facendo meccanicamente
apparire sul mio volto un irradiante sorriso. Mi faccio schifo;
di quello schifo così disprezzabile che se solo ne avessi il
cuore molto probabilmente tenterei il suicidio. No, non penso affatto
che il mio comportamento rasenti il drammatico. In questo momento mi
definirei semplicemente disperato.
Piccolo Way, mentre osservo finalmente il tuo sguardo farsi meno
accigliato mi chiedo se ti abbia mai raccontato di mio padre*. Credo
proprio di no; il nostro rapporto non è mai stato tanto
intimo, anche se mi sono sempre chiesto il perché di questo
tuo distaccamento nei miei confronti.
Ci conosciamo da secoli, eppure non mi hai mai domandato niente
riguardo alla mia vita prima dei My Chem. Magari ti faccio pena.
Quell'uomo se ne andò in un giorno di pioggia, questo me lo
ricordo bene. Sì, dal cielo piovevano le lacrime di mia
madre, ma lui rideva di rimando. Non
fece più ritorno.
“Per quale
fottuto motivo ti stai rovinando, Frank?”;
riusciva ad urlare e basta, continuamente ubriaco. Odiava il mio modo
di vestire, il colore dei miei capelli.
Disprezzava i miei tatuaggi e, se solo avesse potuto, avrebbe sputato
sopra i miei tanti piercings.
Offendeva la sua amabile moglie
e picchiava il suo degenere figlio.
A quel tempo non ebbi la forza di rispondergli, troppo occupato a
piangermi addosso e ad avere paura di quell'uomo che non riuscivo a
chiamare “padre”.
Ma se adesso potessi rincontrarlo, glielo direi.
“Voglio
cancellare ogni schifosa traccia di te dal mio corpo,
papà.”
Posso essere cattivo, Mikey. Potrei esserlo anche con Gee, se solo
volessi farlo soffrire.
Ma a differenza dell'uomo che mi ha generato di cui ormai ricordo a
stenti il volto, tuo fratello è inevitabilmente riuscito ad
entrarmi dentro.
“Voglio
cancellare ogni traccia di te dalla mia anima, Gerard.”
*
“Non ho mai
visto Bert ridere così.”
Adesso mi sto ripetutamente chiedendo se il caro Jepha si renda conto
di quanto anche poche sue parole possano farmi molto male.
Già, sentire certe tue
frasi riesce a ferirmi come nessun'altra cosa.
Tu sei
Jepha, il saggio quanto incapibile uomo che da anni mi fa da spalla su
cui piangere ed allo stesso tempo su cui ridere. Tu capisci, sei
un perspicace osservatore incapace di farsi i fatti propri
poiché infinitamente
apprensivo. Tu
non sei bugiardo
quanto me, molto probabilmente perché non hai mai posseduto
un'anima sul punto di scomparire.
Quando soffri ogni trucchetto è buono, pur che riesca a
farti sentire meglio.
Cazzo, Jeph. Potrei mandarti
affanculo seduta stante.
... niente da fare, ti voglio troppo bene.
“Non pensi,
Quinn?”
Mi osservi con un sopracciglio lievemente alzato, mentre un'espressione
sorpresa si affaccia sul tuo volto duro e mascolino; barba incolta e
baffetto appena accennato. Direi che tu sei l'incarnazione di
ciò che si suol chiamare di questi tempi un “vero uomo”,
quel tipo di persona che ogni donna con un po' di sale in zucca
desidererebbe. Il giorno in cui ti vedrò piangere o in cui
risponderai in maniera sgarbata a qualcuno penserò che
questo mondo è andato a rotoli e che l'apocalisse sia
inevitabilmente vicina. Lo
so che sei umano, di questo non ho dubbi.
Però sei una persona elevata, Jeph. Che cazzo ci fai accanto a me?
“Eh?”
Mi sforzo di rispondere a stenti qualcosa, anche solo per darti la
certezza che mi mantengo ancora in vita, mentre sento la voce mancarmi
ed il respiro morire. Come se la mia essenza scomparisse; per via di
non so quale attuazione se ne andasse. Magari sto per essere vittima di
un infarto, magari sto finalmente
morendo. Guardare quei
due immersi in un mondo tutto loro - la presenza di altri non
è ammessa -
riesce a farmi tutto questo?
Ogni giorno che passa mi riscopro più debole, gradualmente
più fragile. In realtà ho da tempo paura di
camminare, di poter fare un passo poco coordinato e cascare. In un
batter d'occhio mi ritroverei quindi per terra, con il corpo e l'anima
spezzati in mille e più pezzi. A quel punto sarei
consapevole che nessuno riuscirebbe a rimettermi in sesto; l'unica
persona capace di ricomporre il mio fisico molto probabilmente non si
renderebbe nemmeno conto della mia inspiegabile assenza.
Che
futuro adatto a me posso immaginarmi,
senza lui?
Chissà se il nostro vocalist riuscirebbe a spostare il suo
sguardo dagli occhi color ambra dell'altro per
guardarmi, mentre in fin di vita collasserei sul pavimento.
Mi basterebbe poco, possedere per qualche secondo i suoi fottuti occhi
e poi null'altro. Sapere di esser contato qualcosa riuscirebbe a
rendere il mio ultimo minuto da vivente molto dolce amaro. Forse
morirei sorridendo.
Sarei degno di ricevere
le sue attenzioni, almeno in quell'istante?
“Non ti sembra
che Bert in questo periodo sia... felice?”
Sai, per un certo periodo pensavo di poter essere l'unico capace di
sorreggere la pesantezza della formula magica per renderlo contento.
Sforzavo la mia mente ogni giorno, soffocando le mie inutili sofferenze
e portando avanti la mia esistenza con una smorfia contratta sulle
labbra solo per strappargli quella sua quotidiana e stridula risata.
Così m'illudevo che stava bene, così mi sentivo
almeno un po' orgoglioso di me stesso. Mi sono annullato per lui, Dio.
“Riesco a
farlo sorridere.”; non c'era miglior pensiero
che sapesse riscaldarmi il cuore.
Il peso che mi ha recato prendermi cura di lui trascurando del tutto la
mia intera persona, comincia adesso a gravarmi in maniera totale sulle
spalle. L'amore che provo continua da anni a schiacciarmi, eppure quel
qualcuno che senza malizia abbraccia ora non sono io.
Sai cosa riesco a leggere in quel suo sguardo da me tanto agognato?
Semplicemente amore.
Ma i suoi occhi non sono puntati su di me, adesso. Quanto sono stupido da uno a
dieci, Jeph?
“Non lo
so.”
Nessuno riesce a lasciarmi in pace. T'intimorisci davanti ad una mia
occhiata spenta; come puoi pretendere che io possa essere fottutamente
felice davanti a tutto questo?
Vorrei soltanto avere indietro
la mia vita, che dolcemente sta baciando qualcun altro.
Chiedo troppo?
“Tutto ok,
Quinny?”
Assumi un tono preoccupato;
scusami Jeph.
Scusami se me la prendo con te, se mi comporto male. Ma adesso non
dovresti proprio cercare di leggermi dentro, con quelle tue palpebre
leggermente bistrate; questo
è un consiglio. Potresti scoprire cose e
pensieri che quasi certamente ti farebbero disgusto. Sai, non sono
decisamente la rappresentazione completa del dolce e piccolo Quinn che
tutti pensano. Mi chiedo perché ognuno di voi mi pensi ormai
come un bambino dalle forme troppo cresciute, angelico e candido nella
sua ingenuità. No, non sono proprio come m'immaginate.
Cazzo, lo sai che potrei
fare di tutto per averlo mio? In
questo momento però vorrei soltanto andarmene, abbandonare
velocemente questo divanetto maleodorante di fumo che divido con te e
girare i tacchi. Sono stanco, stanco di tutto questo e di questa vista.
... ed intanto mi domando se
riusciresti mai a perdonarmi il fatto che lo amo.
“Certo Jeph.
Tutto apposto.”
Mormoro appena, quel tanto per far sì che solo tu riesca a
sentirmi. Sono del tutto certo che questa risposta non ti aggrada per
niente, so che ormai hai capito che qualche schifosa cosa non va.
Ma mettitelo bene in testa subito, Jeph: farò in modo di
deviare quest'argomento fin quando mi sarà possibile.
Se necessario ti istigherò ad ubriacarti fino allo
sfinimento, mi atteggerò a puttana ed alla fine capirai. Nulla cambierà, amico
mio.
Me ne resterò raggomitolato in posizione fetale in un
angolino silenzioso, attento a non farmi notare da lui, osservando il
suo mondo cambiare e ruotare. Non ti devi preoccupare per il
tuo Quinnifer, inteso? Per quanto io possa essere insano,
il sorriso sulle sue labbra è da anni quel che io possa
amare di più. Non modificherò niente, se solo lui
continuerà a sorridere.
Quindi quando mi vorrai,
io ci sarò.
Contento?
Spesso ripenso scioccamente a quei momenti ormai così
lontani dove Bert era ancora Robert
e tutto sembrava unico, quasi
fatto su misura per me. Mi sono sempre illuso che sarebbe
stato per sempre;
eppure sin dall'inizio di tutto avevo l'assurda consapevolezza di aver
continuamente desiderato troppo.
Sogno in maniera vivida i giorni più bui della mia
adolescenza, quelli che precedettero l'arrivo di un ragazzo che
assomigliava terribilmente a quel che io catalogavo con la definizione
d'angelo.
Mi faccio del male da solo - sì,
sono perfettamente consapevole del fatto che mi sto uccidendo
- rivivendo in modalità random
quell'istante in cui mi regalò per la prima volta un suo
sorriso, e nel quale quel
fottuto pensiero si affacciò nella mia mente.
“Voglio proteggere
questa risata per sempre.”
Forse esiste qualche regola precisa per far innamorare di sé
una persona?
Perché vorrei essere l'unico,
e non m'importa se non mi ama. Non
m'importa di nient'altro.
Guarda solo me, ridi solo per
me.
Sto impazzendo, Jeph.
“Voglio cancellare
ogni traccia di te dalla mia anima, Bert.”
Perché il mio - nostro
- non è
più vivere da tempo.
Take my hand, take my life.
Owari
Note:
* storia totalmente inventata U-U. I genitori di Frank sono, se non
sbaglio, veramente divorziati, ma non so niente a riguardo.
Ennesima OneShot centenaria, ed ecco
la Aint che ritorna alla carica nel fandom dei My Chemical Romance
e degli Usati.
Perché sì, in questo periodo sono fissata con
band occidentali e non me ne faccio una colpa. Essere "boicottati" non fa
così schifo, U_U.
Nuo, queste note non vogliono essere una protesta (?),
esprimono solo il mio parziale disappunto nei confronti di un fandom
che ho amato con tutta mia stessa e che mi ha dato in passato molta
soddisfazione - questo finché non ho cominciato a scrivere
anche su altro.
Piccolo sfogo finito, ordunque.
Ebbene, qui ho messo ben tre
pairing O_O. Direi di aver superato me stessa, ma ho semplicemente
usato le coppie canon
di queste due band che personalmente adoro**. L'ho scritta abbastanza
tempo fa, il mio stile è cambiato ulteriormente ed io mi
faccio schifo da sola per la mia incoerenza stilistica. xD
Poiché BertxGerard
is love, ma
Frerard lives ed il Quinnifer è sempre stato troppo ossigenato
per essere etero ecco...
ecco questa mia creazione terribilmente imoH e un bel po'
stronza, che non mi disgusta più di tanto U_U. Spero vi
possa piacere, soprattutto alla
mia Twinna che sa amare questa coppia come nessun altro
**. Frankie/Sonny mio,
lo sai che senza di te non vivrei. Ti
amo.
<3
E ringrazio particolarmente anche la
sory, che riesce a sopportare i miei scleri su Morgan & Matteo
- they're love
e lo giuro, scriverò qualcosa anche su di loro, anche se voi
non la leggerete mai, 'cause
EFP sucks a little bit >_< - senza battere
ciglio. Tesoro, non riesco a sconvolgerti nemmeno coi miei cani morti
xD. *non inquietatevi, U_U*
Beh, che ne dite di lasciarmi un commentino? Farebbe piacere U_U.
Alla prossima OneShot,
donne!
Love,
AintAfraidToDie
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