The guide of Pridelanders

di WikiGabry
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Tutto iniziò un giorno di gennaio, uno di quei giorni in cui capisci che l'inverno è lì, pronto a spogliare gli alberi e ad imbiancare la terra.
 
Io ero appena tornato da scuola e, dopo aver salutato i miei genitori, ero crollato a peso morto sul divano, arraffando il mio iPad, alla ricerca di nuovi video su YouTube o nuove ispirazioni per il sito "EFP" a cui mi ero iscritto (non avevo ancora scritto nessuna storia e non sapevo quale argomento scegliere).
Mamma e papà mi osservavano sconsolati:-I ragazzi di oggi sono tutti schiavi della tecnologia...-sospirò mia madre.
Mio padre stava per aggiungere qualcosa, ma un trillo del suo telefono lo interruppe.
Egli estrasse il suo Huawei dalla tasca della giacca, e controllò WhatsApp: sorrise e disse alla mamma:-Aspettavo questa soffiata da tempo!
Lei capì e sorrise a sua volta:-Serengeti?-chiese 
-Serengeti-confermò papà.
Ah già, i miei sono naturalisti, ed ogni tanto partono per studiare animali ai quattro angoli del pianeta.
-Bene-feci io sollevando lo sguardo dal tablet-Sono contento per voi. Quando partite?
-Partite?-ripeté mio padre-Oh no, figliolo! Verrai anche tu con noi.
-WTF?-strillai io
-Verrai con noi-asserì mamma sorridendo
Avrei voluto chiedere di più sul viaggio a sorpresa, ma i miei sono molto testardi, e non mi avrebbero lasciato neanche parlare.
Alla fin fine, però questo viaggio mi avrebbe dato qualche spunto per le mie FF...
Per quanto riguarda la scuola, avrei avuto collegamenti in videochat con i prof e i miei compagni, in modo da non perdermi nulla del programma.
Era quindi deciso, sarei partito per l'Africa...
 
Alle 5:00 del mattino del giorno seguente, salii sull'aereo che dall'Italia mi avrebbe portato a Copenaghen, per poi scendere fino al Kilimanjaro, lo scalo aeroportuale più vicino alla pianura del Serengeti.
Non dormii durante il viaggio: a Copenaghen faceva un freddo cane, ma per fortuna lo scalo durò solo mezz'ora, mentre le 10 ore di viaggio tra la Danimarca ed il Kenya le passai osservando i meravigliosi panorami africani dal finestrino dell'aeromobile.
 
Atterrammo e ci trasferimmo in un lodge nel bel mezzo della savana keniota, a pochi chilometri dalla Tanzania.
L'appartamento riservatoci era molto accogliente e, dopo aver scaricato i bagagli e aver riposato un po', chiesi ai miei genitori il permesso di esplorare la savana da solo durante il pomeriggio, e loro acconsentirono, poiché sapevano che in casi disperati avrei avuto a disposizione il mio machete e mi sarei potuto difendere.
Uscii quindi di "casa" armato e con una piccola scorta di acqua e cibo.
Ancora non sapevo cosa sarebbe successo...
 
TO BE CONTINUED...
 
 




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