Titolo: Custodirò gelosamente il nostro amore segreto
Autore: SellyLuna
Fandom: Zoey
101
Personaggi: Quinn,
Logan, Zoey, Lola
Pairing: Quogan
(Quinn/Logan)
Genere: slice of life, fluff, romantico
Rating: verde
(per ora, magari potrebbe diventare giallo ^_^)
Tabella: gialla
Prompt: sole
Note: Questa
raccolta partecipa alla challenge “The Itten Challenge” Dipingi le tue storie indetta da Edelvais Verdefoglia sul forum di
efp.
Direi
che questa shot può essere situata in qualche momento
dopo l’episodio 7, ma prima dell’ultimo episodio.
E
niente, buona lettura! ♥
Custodirò
gelosamente il nostro amore segreto
#
Anche quando la gelosia, che non deve esistere, si impossesserà di me
Con
un tclac
aprì il tubetto e subito le sue narici vennero invase dal dolce profumo della
crema da sole.
Se
ne spruzzò un po’ sulle mani e iniziò a spalmarsela sulle braccia.
Aveva
scelto un bel posticino, era davvero soddisfatta; da lì aveva un’ampia visuale
del campus, nulla poteva sfuggire ai suoi occhi.
E,
cosa più importante, si trovava in un luogo preferenziale; era investita
direttamente dai raggi solari e questo significava che presto avrebbe potuto
sfoggiare un bel colorito più scuro. Non vedeva l’ora!
Era
da un po’ che ci pensava e finalmente aveva trovato il tempo e il coraggio per
cercare di realizzare il suo desiderio.
Era
da qualche giorno che non sopportava la vista della sua pelle chiara; era
bianca come il latte e iniziava a farsi dei complessi a stare vicino a Logan.
Si
sentiva a disagio – e lo sapeva che era una cosa tremendamente sciocca, ma non
ne poteva fare a meno! –, perché era troppo evidente il fatto che lui fosse
abbronzato mentre lei no.
Ritornò
a concentrarsi sull’applicazione solare: non voleva beccarsi un’insolazione!
Ad
un tratto un’ombra improvvisa oscurò il sole e, alzati gli occhi con curiosità,
la ragazza notò che qualcuno si era intromesso tra lei e la stella luminosa.
Schermò
i propri occhi con una mano alla fronte, focalizzando la propria attenzione sul
nuovo venuto, cercando di vedere chi fosse. Solo dopo qualche secondo i suoi
occhi riuscirono a mettere a fuoco un Logan visibilmente infastidito.
«Oh
ciao Logan!» lo salutò lei, cordiale.
«Cosa
stai facendo?» domandò Logan diretto, tralasciando i convenevoli.
Quinn
rimase spiazzata dal tono brusco con cui le si era rivolto e gli lanciò
un’occhiata scocciata.
Non
capiva che problema avesse.
«Beh,
non vedi? Sto prendendo il sole!» gli spiegò, davvero indisposta, lei.
Si
riaccomodò lungo la sdraio, decretando così la fine di quel misero dialogo,
iniziato peraltro male.
E
lei, in quel momento, non aveva nessunissima voglia di sostenere nessun tipo di
litigio, vero o finto che fosse.
Desiderava
dedicare un po’ di tempo a se stessa, al relax, sotto al sole.
Nonostante
le sue azioni eloquenti, Logan non se ne andò e le rivolse uno sguardo truce.
«Allora,
cosa ci fai ancora qui?» se ne uscì, dopo poco, una Quinn spazientita,
realizzando che il suo ragazzo era ancora piantato davanti a lei, impedendole
di gioire del calore del sole.
Il
giovane, tuttavia, non sembrava particolarmente propenso a collaborare.
«Insomma,
qual è il tuo problema?»
Quinn
non riusciva a venire a capo della faccenda, non riusciva a trovare una
risposta allo strano comportamento di Logan nei suoi confronti. E il non
risolvere un qualsiasi problema la infastidiva parecchio.
«Perché
hai scelto proprio questo posto?»
Non
credeva possibile che Quinn, proprio lei
che vantava un quoziente intellettivo superiore alla media, non avesse
afferrato il nocciolo della questione. Era così evidente!
Lo
osservò, pensierosa.
Forse
aveva capito cosa lo turbava.
«Qui
è il posto perfetto per prendere il sole, non sei d’accordo?» gli domandò
Quinn, con un velato tono divertito, testando il terreno per verificare la sua
teoria.
«No!»
esclamò con veemenza «E poi questa è un’attività tipica di Lola.»
Sperò
che la sua ultima uscita convincesse la ragazza a desistere dal suo intento;
avrebbe certamente notato nel suo tono la leggera offesa – e non voleva, ma lo
faceva a fin di bene! – che le aveva rivolto. Già se la immaginava andare su
tutte le furie, perché praticamente aveva dichiarato che quell’attività non era
al suo livello, come se lei non ne fosse in grado.
Non
lo pensava davvero; insomma non c’era nessun male ad abbronzarsi: anche lui
passava parecchio tempo sotto al sole in totale ozio aspettando che la sua
pelle assumesse il colorito perfetto, ma lei non poteva farlo lì, praticamente
sotto agli occhi di tutti e per giunta in bikini.
«Sì,
forse hai ragione» lo stupì «ma volevo provare a vedere com’è. Potrebbe anche
piacermi come hobby.»
Sapeva
che presto Logan avrebbe ceduto; voleva sentirglielo dire e, ne era sicura,
mancava davvero poco.
«Ehi
Quinn!»
La
voce allegra di Lola dissipò la lieve tensione che si era creata tra i due
giovani, che contemporaneamente spezzarono la connessione visiva che li aveva
legati fino a quel momento in una sfida silenziosa.
«Ciao
Lola! Ciao Zoey!»
Quinn
salutò gioviale le amiche, nascondendo la leggera irritazione per la loro
interruzione. Non era tanto il fingere di odiare Logan per non destare sospetto
che fra loro ci fosse del tenero a darle fastidio questa volta, quanto
piuttosto il fatto che le due amiche avevano avuto una tempistica perfetta –
per lui –, perché era certa che aveva ormai Logan in pugno. E così le sue
compagne di stanza gli avevano dato del tempo per pianificare un’altra tattica.
Non
si diceva che il ferro andasse battuto ancora caldo?
«Che
succede qui?» domandò Zoey, lasciando saettare il suo
sguardo da l’una all’altro.
«Sto
cercando di prendere il sole, ma qualcuno me lo impedisce» rivelò la
ragazza con gli occhiali, scoccando un’occhiataccia a Logan.
«Il
solito idiota» si lasciò sfuggire Lola.
La
ragazza non si curò troppo dello sguardo poco amichevole da parte di Logan che
si era guadagnata con il suo commento. Lei era fatta così, forse un po’ troppo
impulsiva e schietta, diceva sempre quello che pensava e non perdeva mai
occasione per rivelare al mondo e al diretto interessato quanta poca stima
avesse in Logan Reese.
«Non
capisco come possa darti fastidio il fatto che Quinn prenda un po’ di sole»
considerò Zoey, trovando particolarmente fastidioso
il suo comportamento.
Non
capiva per quale ragione dovesse infastidire Quinn. Poi si ricordò che si
parlava di Logan e era normale per lui tormentare gli altri.
Lo
sospettava: ed ecco in azione la solidarietà femminile! Ma insomma, come
facevano a non vedere ciò che c’era di sbagliato?
Erano
davvero così ottuse?
Infine
realizzò che, agli occhi delle due ragazze, si stava comportando da vero idiota
per nessuna ragione apparente. Era sicuro che anche Quinn, in quel momento, lo
considerava uno sciocco, perché stava mettendo a rischio il loro segreto.
Cercò
di calmarsi.
«Infatti,
qual è il tuo problema?» s’intromise Lola, rivolgendogli uno sguardo curioso.
«Su
Logan, dicci: qual è il tuo problema» lo invitò a esprimersi Quinn, con tono da
presa in giro, sfidandolo.
Sentì
salirgli la rabbia, ma cercò di tenerla a bada; non voleva darla vinta a Quinn.
Non le avrebbe dato la soddisfazione di vederlo sconfitto e umiliato. E sapeva
bene che, se avesse rivelato il vero motivo per cui non gli andava a genio che
si rilassasse in mezzo al campus – perché lei c’era arrivata –, avrebbe ammesso
che stavano insieme. E lei – come lui – non voleva che si sapesse in giro.
Rimase
in uno stoico silenzio, espressione seria.
«Oh,
io vi lascio. Ho visto James» Zoey si congedò così da
quella situazione insolita e poco piacevole. Aveva percepito una strana
tensione nell’aria.
«Ehi
Quinn, mi aggiungo anch’io! Aspettami, vado a prepararmi» esclamò Lola, mentre
correva via.
C’era
da aspettarselo, quando mai Lola rifiutava un’occasione del genere?
Così
erano rimasti di nuovo soli. Si fissarono intensamente negli occhi, aspettando
che l’altro compiesse la prima mossa.
Passarono
diversi minuti e Quinn decise di spezzare il silenzio.
«Allora,
ora puoi dirmi cosa ti dà fastidio.»
La
osservò, soppesando la sua richiesta. Notò la sincerità nel suo tono che
traspariva dai suoi occhi, aveva abbandonato la battaglia.
«Tu
lo hai capito» sperò così di evitare di doverlo ammettere.
Tuttavia,
la ragazza non fece alcunché per evitargli il momento della verità,
guardandolo, in attesa.
«Qui
ti vedono tutti» confessò poi a fatica.
La
ragazza sapeva che non avrebbe ottenuto di più e riconobbe il suo sforzo. E
sapeva che con quel tutti si riferiva
in particolare alla popolazione maschile.
«Lo
sai?» gli disse, sorridendo «Sei davvero carino quando sei geloso.»
«Cosa?
Io non sono geloso! Ti sbagli!»
Ma
il suo scaldarsi così tanto le provò che aveva ragione. Come sempre.
«E
tu?» lo guardò, confusa «Perché hai deciso di metterti proprio qui a prendere il sole?»
Si
sbagliava, se pensava che non avrebbe ottenuto la sua risposta. In fondo, lui
otteneva sempre quello che voleva; doveva saperlo ormai.
Non
aveva senso tirarla ancora per le lunghe. Gli avrebbe detto come stavano le
cose, senza però essere troppo esplicita.
«E
tu, perché flirtavi con quella ragazza bionda?»
Si
rese conto che non era stata un’ottima idea, perché non era riuscita ad essere
abbastanza enigmatica. Gli aveva fornito la spiegazione su un piatto d’argento.
Per
un istante il suo bel viso si tramutò in un’espressione confusa, fino a quando
realizzò il problema.
Chi è che era geloso?
«Non
stavo flirtando. Le ho solo offerto da bere» si giustificò «L’ho dovuto fare
per non far insospettire Michael e James.»
Era
la pura verità; lo aveva fatto per mantenere intatta la sua reputazione e allo
stesso tempo per coprire il loro piccolo segreto. Se tutto era come sempre, non
avrebbero avuto scocciatori e impiccioni a infastidirli; avrebbero potuto
vivere più serenamente la loro relazione segreta.
Quinn
si rilassò. Logan non le stava mentendo e, rifletté, sarebbe potuta arrivare da
sé alla conclusione.
Non
era facile vederlo intrattenersi con altre ragazze e, ogni volta, le toccava
uno sforzo enorme per nascondere il proprio fastidio, che non era supposto
dovesse esistere. Sapeva che dovevano comportarsi come avevano sempre fatto per
non destare nessun tipo di sospetto.
«Senti»
le propose in seguito «ti andrebbe di prendere il sole sulla nostra terrazza?»
«Ma
scusa, non è la stessa cosa?»
«No,
perché impedirò a chiunque di disturbarti. Saremo solo noi due» le disse,
sorridendo seducente.
Doveva
aspettarselo; era tipico di Logan. E, tutto sommato, si ritrovò a gradire un’
evenienza simile.
«Perché
no?»
Si
alzò, raccattò le sue cose e si incamminò insieme al ragazzo.
***
Dopo
pochi minuti, Lola ritornò con una borsa da spiaggia e si guardò intorno,
confusa.
«Quinn?»
Rimasta
sola, decise comunque di fermarsi a rilassarsi sotto il caldo sole
californiano. Sarebbe stato un vero peccato non usufruire dell’opportunità,
visto che si era preparata e aveva tutto l’occorrente.