The show...?

di cartoonkeeper8
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Mi dicono di non salire. Io continuo a ticchettare sulle scalette metalliche. Dall’altra parte, silenzio. Una voce muta continua a dirmi di lasciar stare. La ignoro.

Sono su. Scosto il sipario ed entro in scena. Di fronte a me, nella semioscurità, schiere infinite di sedili rossi. Vuoti.

Non c’è nessuno. Possibile?

La voce invisibile continua a dirmi di scendere, di lasciar perdere. Eppure…

No. Io sono qui per questo. Non ho fatto tutta questa strada che non ricordo nemmeno di aver fatto per… niente. Quindi apro la bocca e comincio a recitare per un pubblico inesistente. Parlo per ore, ho la gola secca, ma non mi fermo. Parlo, parlo, e non so cosa sto dicendo, non sento la mia voce, parlo senza pensare. Che sia l’Amleto, Aspettando Godot o una filastrocca, io ripeto e ripeto, finchè non trovo più le parole.

Ecco. Ho finito il mio monologo. Mi inchino alle sedie vuote, e aspetto.

Dalle ombre della sala emerge un uomo, vestito da maschera. Mi guarda.

Mi aspetto un qualche commento sulla mia interpretazione, positivo o negativo che sia, l’importante è che qualcuno abbia ascoltato ciò che avevo da dire!

L’uomo sospira, poi sprezzante fa:

-          E ora?

Come “E ora”?

 

Mi sveglio piangendo. Di nuovo.




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