star trek assemble : ep . 81 : Crimson souls

di batuffoloki
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Che ci  fosse  qualcosa di  speciale  in programma ,Kirk,  l'aveva capito  subito. Loki era strano. Lo  guardava, con  una luce maliziosa, che brillava negli occhi  azzurri  . Le labbra sottili  sempre  incurvate  in quel  suo  sorriso che stregava chiunque. Avevano  entrambi  stretto un accordo  con Spock  : avrebbe coperto i  loro  turni  in modo  che avessero  un weekend libero. Poi  loro  avrebbero  ricambiato il  favore, per  lui  e Uhura. Quindi, almeno  che, klingon e romulani, non dichiarassero  entrambi  guerra alla federazione,  avrebbero  avuto un giorno  e mezzo  tutto  per  loro. Non  c'era  da scherzarci  sopra, penso  Jim  tra se. Tutte le volte che faceva questi  pensieri, la triste eventualità si concretizzava, nella forma di  un ignota  astronave nemica, o  di  una catastrofe galattica, che  veniva a  minare  la loro  agognata tranquillità. Ma questa volta pareva stesse filando  tutto  liscio. Aveva lasciato  a Loki l' organizzazione dello  weekend. Lui  aveva talmente  insistito. Era  chiaro  che aveva preparato  qualcosa di  speciale sul  ponte  ologrammi. Le aspettative del  capitano  non furono  deluse . Quando  le  porte della sala ologrammi  si  aprirono, si  ritrovò  nell'atmosfera  fumosa e polverosa di una città  di  frontiera  del primo  ottocento  americano. Con  suo  sommo  stupore anche  i loro  abiti  erano  cambiati. Non indossavano più le divise  sgargianti della federazione , ma degli abiti  d'epoca in tema con l'ambientazione. Loki ovviamente era  strepitoso con  quella camicia verde smeraldo,sotto  l'aderente abito  nero. Mentre  la sua era azzurra, in tinta con  i suoi  occhi. Un vecchio  li  avvicinò .
"La carrozza  è pronta signori !" Annunciò in tono  servile e li  condusse all'elegante  mezzo tirato  da  da due robusti  cavalli bianchi.
La carozza abbandonò , ben  presto,  l'affollata cittadina per  inoltrarsi  nell'assolata campagna. Ora  la curiosità  divorava il  capitano. Chissà  dove erano  diretti? Loki  continuava a sorridere, come  un gatto  in attesa che  il  topo  si sporgesse dalla sua tana per acchiapparlo  con una zampata. Era chiaro  che aveva in mente qualcosa. A Kirk  non piacevano le sorprese, perchè in genere  , quelle che gli  capitavano  , non erano mai  esaltanti .Ma questa volta  era  certo che  si  prospettasse  un weekend pieno  di  passione  e  relax . Specialmente quando  arrivarono  a destinazione. Un suntuoso  viale alberato conduceva  in un rigoglioso  giardino ,al  centro  del quale ,sorgeva  un imponente castello . Aveva le pareti  bianche  e  il  tetto  nero e merlato . 




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