Che ci fosse qualcosa di speciale in programma ,Kirk, l'aveva capito subito. Loki era strano. Lo guardava, con una luce maliziosa, che brillava negli occhi azzurri . Le labbra sottili sempre incurvate in quel suo sorriso che stregava chiunque. Avevano entrambi stretto un accordo con Spock : avrebbe coperto i loro turni in modo che avessero un weekend libero. Poi loro avrebbero ricambiato il favore, per lui e Uhura. Quindi, almeno che, klingon e romulani, non dichiarassero entrambi guerra alla federazione, avrebbero avuto un giorno e mezzo tutto per loro. Non c'era da scherzarci sopra, penso Jim tra se. Tutte le volte che faceva questi pensieri, la triste eventualità si concretizzava, nella forma di un ignota astronave nemica, o di una catastrofe galattica, che veniva a minare la loro agognata tranquillità. Ma questa volta pareva stesse filando tutto liscio. Aveva lasciato a Loki l' organizzazione dello weekend. Lui aveva talmente insistito. Era chiaro che aveva preparato qualcosa di speciale sul ponte ologrammi. Le aspettative del capitano non furono deluse . Quando le porte della sala ologrammi si aprirono, si ritrovò nell'atmosfera fumosa e polverosa di una città di frontiera del primo ottocento americano. Con suo sommo stupore anche i loro abiti erano cambiati. Non indossavano più le divise sgargianti della federazione , ma degli abiti d'epoca in tema con l'ambientazione. Loki ovviamente era strepitoso con quella camicia verde smeraldo,sotto l'aderente abito nero. Mentre la sua era azzurra, in tinta con i suoi occhi. Un vecchio li avvicinò .
"La carrozza è pronta signori !" Annunciò in tono servile e li condusse all'elegante mezzo tirato da da due robusti cavalli bianchi.
La carozza abbandonò , ben presto, l'affollata cittadina per inoltrarsi nell'assolata campagna. Ora la curiosità divorava il capitano. Chissà dove erano diretti? Loki continuava a sorridere, come un gatto in attesa che il topo si sporgesse dalla sua tana per acchiapparlo con una zampata. Era chiaro che aveva in mente qualcosa. A Kirk non piacevano le sorprese, perchè in genere , quelle che gli capitavano , non erano mai esaltanti .Ma questa volta era certo che si prospettasse un weekend pieno di passione e relax . Specialmente quando arrivarono a destinazione. Un suntuoso viale alberato conduceva in un rigoglioso giardino ,al centro del quale ,sorgeva un imponente castello . Aveva le pareti bianche e il tetto nero e merlato . |