Amore
a prima vista
Una mattina come tante, in una piccola cittadina del giappone in una
grande casa a 2 piani vi abitava una famiglia appena trasferita.
In una stanza della dolce casa una ragazza dai capelli viola che
raggiungevano la schiena si stava preparando per il suo primo giorno di
scuola.
-Chissà come mi troverò...- Disse la ragazza con
uno sguardo malinconico, ella si è appena trasferita in
giappone ma in realtà lei viveva in una città
Europea prima di giungere in Giappone. La ragazza portava sempre un
quaderno con un astuccio lì faceva disegni e scriveva le sue
storie, maggior parte sono sull'Horror, uno dei suoi generi preferiti.
-E' pronta la colazione!- Urlò una voce si intendeva alla
ragazza.
-Arrivo mamma!- Rispose al richiamo la ragazza.
Iniziò a scendere per le scale avviandosi in cucina
trovò sopra la tavola una abbondante colazione: del latte
con un pacco di cereali di fianco, una piccola barretta di cioccolato
ricoperta con delle nocciole all'interno una frase (ovviamente prima
deve spezzare la nocciola) che si diceva che esprimeva i desideri,
infine del riso giapponese.
La ragazza sgranò gli occhi e si chiedeva
"riuscirò a mangiare tutto prima della campanella
scolastica?" Pensava non farcela, invece aveva divorato tutto in un sol
boccone, il riso che era dentro al piatto era finito, della cioccolata
erano rimasti dei pezzi di nocciola mentre la ragazza finiva di
mangiare il latte con i cereali.
Dopo aver finito spezzò una nocciola ed un foglietto
uscì al suo interno.
-Guarda cara, un foglio, leggilo sentiamo cosa dice.- Disse la madre
mentre iniziava a prendere il piatto che poco prima la figlia aveva
finito di mangiare il riso.
La ragazza iniziò a leggere ad alta voce.
-Per un attimo la fortuna ti ha salvata, ma un principe presto
subirà i tuoi danni.- Cosa significava? Non ci credette
molto e più o meno queste erano le tradizioni giapponesi
mentre lei doveva rispettare quelle italiane.
Dopo un po di tempo prese la cartella e corse verso la scuola.
-Allora, cosa posso scrivere...- La ragazza stava scrivendo una parte
della sua storia mentre camminava per strada, mentre scrive non nota
che da lontano una macchina corre ad alta velocità mentre
lei attraversa la strada. Sfortunatamente gli scivolò il
quaderno dalle sue mani, mentre lo raccolse vide davanti a
sè una macchine che sfrecciava a tutta birra non rispettando
i semafori, la ragazza impietrita non si mosse da lì. Mentre
il guidatore, ubriaco, continuò a guidare cercando di
investire la ragazza. Molte persone urlarono alla ragazza di togliersi,
proprio quando la macchina la stava raggiungendo un ragazzo la prese al
volo salvandole la vita mentre la gente urlò pensando che
sia sparita.
Dopo essere stata salvata vide il ragazzo.
Aveva i capelli neri con degli occhi grigi che attiravano l'attenzione
della ragazza. indossava una camicia bianca mentre in spalla portava un
uniforme rossa, indossava dei jeans neri.
-Tutto bene?- Chiese il ragazzo preoccupato della faccia che aveva
fatto la viola.
-Si...- Disse traumatizzata, qualcosa però riscaldava al suo
interno la ragazza guardava intensamente la faccia del suo eroe che
l'aveva salvata poco prima.
-Bene... dovresti andare a scuola... ti ci porto io-
-Cosa? Ma non posso...-
-Per quale motivo?-
-Non ti conosco...-
La ragazza si ricordò della regola che le facevano i suoi
genitori, mai fidarsi di uno sconosciuto! Questa è la
regola. Però noto che si stava facendo tardi e quindi
accettò.
All' arrivo della scuola la ragazza notò un enorme insegna
sopra alla struttura con scritto "Byakudan Senior High School" dopo
notò che nel suo foglio di iscrizione, era la stessa scuola.
-Yuuya! Come va?- I due si girarono e videro una ragazza con
dei capelli marroni legati ad un fiocco bianco, indossava un'uniforme
scolastica.
-Bene grazie, Tohko. Perché questa domanda?- Rispose il
ragazzo, mentre Tohko andava via arrossendo insieme ad un'altra
studentessa.
-Bhe... visto che siamo qui, come ti chiami?- Il ragazzo questa
voltò si girò verso la ragazza.
-Io? Mi chiamo Kira.- Rispose la ragazza. Stranamente lo guardava
ancora negli occhi, avrà qualche piccola cotta?
-Io sono Kizami Yuuya, frequento la 2-4- Rispose il ragazzo, Kira
invece doveva fare la prima, e quindi non poteva proprio capitare nella
sua classe. Dopo un po di tempo la campanella suonò e Kira
corse in palestra per l'annunciamento delle classi.
Passano molte ore e Kira frequenterà la 1-2, era diretta
verso il suo armadietto, era eccitata non aveva mai avuto un armadietto
personale. Poco dopo sentì dei passi. La ragazza si
voltò timidamente verso quel suono e notò che
Kizami stava arrivando.
-Ciao Kira.-
-Uh, ciao Kizami...-
-Allora, ti trovi bene qui?-
-Sì... molto...-
Kira non smetteva di togliere i suoi occhi di dosso alla faccia del
ragazzo. Era ufficiale, Kira si è innamorata di Kizami dopo
tutto è normale, l'aveva salvata da un guidatore ubriaco e
se fosse morta non voleva nemmeno pensare quale reazione proverebbero
la sua famiglia.
Dopo un po la ragazza che era con Tohko chiamò Kizami. Il
ragazzo rispose al urlo.
-Emi, cosa c'è?-
Emi Urabe, una sua compagna di classe, la ragazza con gli occhiali
corse verso Yuuya. Stavano parlando di qualcosa e Kira non capiva cosa.
Alla fine Kizami le disse tutto.
-Uhm... devo andare...-
-Perché?-
-Dicono che mi vogliono per un rituale, con questo saremo amici per
sempre.-
-Sembra una bella cosa...-
-Vuoi partecipare anche tu?-
Ma prima che la ragazza rispose, suonò la campanella mentre
lei si corse verso la sua classe il quaderno scivolò
nuovamente dallo zaino, il ragazzo lo aprì e vide un disegno
di lui con dentro ad un cuore con una frase "sarà amore a
prima vista? Mi sa di sì, voglio stare per sempre con lui...
ma sono molto timida... ma nel mio cuore ci sarà sempre
spazio per lui."
Il ragazzo arrossì leggermente e conservò il
quaderno per darglielo fuori dalla scuola.
La giornata scolastica è finita e Kira si era accorta che
qualcosa mancava... ma anche qualcuno...
-Perché ho la netta sensazione che abbia parlato con una
persona...- Disse silenziosamente mentre si avviava verso casa sua per
poi dopo comprare un nuovo quaderno...
intanto Kizami era nella Heveanly Host Elementary School mentre viveva
un incubo, ma ricordando il viso di Kira lo rasserenava... mentre
cammina fa una conoscenza particolare...
-Onii-Chan?-
Angolo Autore
Ciao a tutti, dedico questa storia a Kira03 aias Kira e come la chiamo
io Kira-Chan.
Ti ringrazio per aver accettato la mia amicizia, pensavo non fossim mai
diventati amici e che quei messaggi non avrebbero una fine, invece
continuiamo all'infinito XD
Ti dedico questa one-shot come ringraziamento della nostra amicizia e
ti ringrazio anche quando ti preoccupavi per me quando il pc non andava
bene oppure sul forum di Sonic :)
E ricordati che Kizami-Kun è solo e soltanto tuo Kira-Chan!
Con questo saluto la mia scrittrice preferita e anche agli altri
lettori che hanno letto questa storia, spero di non aver fatto errori
altrimenti non sarà un bel regalo. Noi ci vediamo in un
altra storia ^-^
Sasi02
|