Mirai Watashi No Amai

di DreamAngel24
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Sixteenth of June

Era completamente immerso nei suoi occhi: i suoi stessi occhi, solo più piccoli, ingenui, confusi e curiosi. Non riusciva a credere che così tanto dolore e così tanta fatica - da parte della moglie ovviamente - potessero portare ad un traguardo altrettanto bello. Sentiva il cuore battere pericolosamente per la gioia, che gli rendeva lucidi e tremanti gli occhi pronta a colare da un momento all'altro lungo le guance bianche. Erano stati dei minuti atroci ed ingiustamente lunghi, non tanto per l'attesa quanto per il fatto di aver dovuto condividere la sala parto con la gemella, la quale, per l'incolumità del marito, aveva deciso di sfogare tutte le sue urla di dolore e la sua rabbia su di lui. Ci mancava poco che morisse prima che entrambi i bambini venissero alla luce. Quando Durbe lo aveva chiamato - ovviamente con la solita riverenza - ed era rinvenuto dalla valanga di violenza subita, si era incamminato titubante verso quest'ultimo invitandolo altrettanto a correre verso il proprio bambino. Erano le undici di sera del sedici giugno quando Ryoga Kamishiro incontro' per la prima volta la sua piccola principessa. Il frugoletto, avvolto dalle candide e rosee coperte, giaceva spaurito tra le braccia della mamma con la guancia adagiata all'altezza del petto, affinché il battere dolcemente incalzante del cuore di Yuma, familiare ne mitigasse i dubbi. Appena il neo papa' fu invitato a prenderla in braccio - con la possibilità che scoppiasse a piangere per la commozione esattamente come stava facendo il grigio dall'altra parte della stanza -, non se lo fece ripetere due volte e l'infante, infastidita quanto incuriosita, aveva allungato le sue piccole, deboli e paffute braccia verso di lui e, afferratagli una ciocca di capelli, aveva iniziato a tirarla e a mangiarla, neanche fosse stata una striscia di liquirizia. La corvina rise addolcita nel constatare quanto Shark - arrossito - , seppur infastidito, non fosse in grado di pretendere, anzi desiderare, che la piccola si fermasse. Si scambiarono uno sguardo intriso di gioia, che porto' il più grande a baciarla con foga e passione per un meraviglioso ed infinito minuto, per poi riconsegnarle con titubante e preoccupata cura la piccola, che si addormento' immediatamente tra le braccia della madre.
<< Come vuoi chiamarla? >>
Yuma non ci penso' due volte prima di rispondere lasciando che le lacrime le bagnassero il sorriso, quel dolce sorriso che aveva ereditato da lei. Colei il cui nome sarebbe tornata, dopo tempo immemore, a pronunciare con gioia lungo i corridoi  della casa.
<< Mirai... Mirai Kamishiro. >>

Angolo di un'attrice golosona... 
Buon San Valentino a tutti dalla vostra cara Dreamy <3 <3 <3




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