Nᴏᴛʜɪɴɢ ᴡɪʟʟ ᴇᴠᴇʀ ᴄʜᴀɴɢᴇ.
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 "Don’t assume I will follow And drop all my morals So you can look good for the crowd You don’t care about my thoughts Just the light that I brought." Philippe gli voltò le spalle e varcò la soglia che lo avrebbe separato da suo fratello per la prima volta dopo tempo immemore. Si sentiva pieno di libertà ma al tempo stesso inspiegabilmente vuoto. Non c'era da esserne troppo sorpresi: aveva trascorso anni e anni con Louis, a sperare di essere considerato, amato, rispettato. Lui era suo fratello, la persona che avrebbe dovuto amarlo come solo un fratello sa amare. "Sei sangue del mio sangue," gli aveva detto qualche tempo prima. Non sempre, però, il sangue è sufficiente. Louis aveva tentato più volte di fermarlo, ma quel giorno lo lasciò andar via. Philippe non si voltò. Era libero di scegliere. Chissà se lo sarebbe mai stato davvero. A passo svelto si diresse fuori dal palazzo, lontano da Lui. Avrebbe alloggiato nella sua casa, condotto la vita che voleva. Niente più litigi, niente più ingiustizie. .. Allora perché sentiva quel senso di oppressione al petto? Perché, pur essendosi liberato dalle Sue manie di protagonismo, dal Suo volere e dai Suo lavaggi mentali, non si sentiva davvero libero? La risposta era molto più ovvia di quel che pensava, e Philippe non ebbe bisogno di cercarla troppo a lungo. Era così buono da perdonarLo ogni volta; era così altruista e speranzoso da crederGli. E sarebbe probabilmente stato così ingenuo da tornare. Perché avrebbe attraversato terre e mari, se Lui glielo avesse chiesto. Perché in fondo, lo amava con tutto il cuore, anche se - e ne era consapevole - niente sarebbe mai cambiato. "All this time you chose never to care
But now you won’t leave me alone Like we’ve always been close I’m telling you nothing has changed." |