Notti magiche

di Wicked_atmosphere
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10° Capitolo
 
Era arrivato settembre, e con esso l’avventura degli inglesi ebbe termine.
I ragazzi avevano continuato a seguire con passione la vicenda dell’omicidio di Londra visto l’apparente coinvolgimento di Kyle in esso, ma proprio quando si trovarono all’aeroporto, prossimi a lasciare l’Italia, appresero dalle pagine del Times la fine di quella storia.
 
«La vicenda dell’omicidio del Tamigi si conclude oggi, amaramente.
Secondo quanto dichiarato da Scotland Yard, infatti, il caso è stato chiuso per mancanza di indizi definitivi a carico dei due maggiori sospettati. Kyle S. e Matt K., riascoltati in ulteriori occasioni in merito alla morte di Christine J., sono risultati estranei alle vicende. Anche le analisi forensi sui resti hanno dato risultati non probatori, che hanno dunque condotto le autorità alla chiusura del caso.
Rimane l’accorato appello dei genitori della ragazza alle istituzioni e a tutta la comunità: “Noi non ci arrenderemo e non dimenticheremo Christine. Viviamo nella speranza che qualcuno ci aiuterà a renderle la giustizia che merita”»
 
Appena Woody, che aveva letto l’articolo, chiuse il giornale, per un attimo nel gruppetto scese un pesante e innaturale silenzio.
Ma poi arrivò il momento dei saluti, dei baci e degli abbracci. Non degli addii, perché le ragazze avevano deciso, e promesso, che dopo la laurea avrebbero trascorso un lungo periodo in Inghilterra.
Tuttavia si separarono dagli inglesi con un po’ di tristezza, finché, mentre guardavano il loro aereo che decollava, Vittoria non richiamò l’attenzione dell’amica.
«Quindi, ricapitolando» disse, alzando una mano e iniziando a contare sulle dita. «In quest’estate abbiamo conosciuto delle persone meravigliose e forse anche trovato l’amore, abbiamo bevuto, giocato alle detective e passato il tempo con uno squilibrato. Mica male, eh?»
Sofia sogghignò.
«Dai, proprio squilibrato Kyle non lo era... ma anche se non è matto del tutto, e a quanto pare nemmeno un assassino, rimane comunque parecchio strambo!»
Vittoria si unì alla sua risata.
«Comunque avevi ragione...» disse a Sofia, prendendola sottobraccio mentre si avviavano all’uscita dell’aeroporto.
«A che proposito?»
«Quest’estate ce la ricorderemo davvero per sempre!»




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