premessa:
questa è una mia personale
versione del finale del gioco prince of persia, non esistono finali
segreti o alternativi( almeno che io sappia).
ho scritto questo finale perche non ero
del tutto contento con quello presente nel gioco.
era finita, la lotta per rinchiudere
hariman era finita.
e loro avevano vinto.
il dio dell'oscurità era stato
di nuovo rinchiuso nella sua prigione.
"ce l'hai fatta elika, hai vinto "
pensava il principe mentre trasportava il corpo della sua amica lungo
il corridoio dell'albero della vita.
Sempre mentre camminava il principe
ripensava alla loro avventura, breve certo, ma molto intensa, più
dì molte altre vissute in precedenza.
di sicuro sarebbe diventata un ottima
regina, se solo il destino avesse voluto diversamente.
erano arrivati all'entrata del tempio,
poso delicatamente il corpo di elika sulla tomba della madre.
"riposa adesso, accanto a tua
madre"pensò, elika aveva un aspetto cosi sereno e
tranquillo, come se stesse dormendo.
il principe non poteva fare a meno di
pensare a cosa ne sarebbe stato del suo regno, ora che anche lei se
ne era andata.
sarebbe rimasto ancora deserto? senza
nessuno che si curasse di controllare i suoli fertili e di tenere
hariman imprigionato? oppure hormazd avrebbe mandato qualcun'altro a
proseguire il compito?.
beh di certo nessuno sarebbe stato
migliore di lei.
d'un tratto la terra prese a tremare,
la polvere si alzo da terra mentre l'albero della vita era scosso da
tremiti.
"che succede?" si chiese il
principe.
hariman si stava di nuovo liberando? i
suoi fertili ora purificati non bastavano più a contenerlo?.
"beh se sono riuscito a rimetterti
nel tuo buco una volta posso farlo ancora hariman” disse il
principe sguainando la sua lunga spada e preparandosi a una nuova
battaglia.
poi tutto si fermo.
la terra smise di vibrare come se non
fosse mai successo nulla.
il principe era ancora in posizione di
attacco pronto a ingaggiare battaglia.
"cos'è, ci ha ripensato?"
si chiese notando che restava tutto calmo.
beh meglio cosi si disse, era
praticamente sfinito per tutto quello che aveva passato, meglio
evitare altri sforzi.
prese a incamminarsi lungo la scalinata
dell'albero quando vide qualcosa davanti a se.
i quattro alberi della vita minori, che
convogliavano energia dai suoli fertili verso la prigione di hariman
erano avvolti da una luce simile a quella di elika quando usava le
sue magie.
il principe si avvicinò
rapidamente a uno di essi e vide come un piccolo fascio di energia
sgorgare dalle foglie e innalzarsi verso il cielo, in direzione
dell'Albero Della Vita, solo che, invece di entrare in esso, i fasci
si stavano condensando in un unico punto in aria, proprio sopra a
dove stava elika.
allora il principe tornò in
fretta davanti alla porta dell'albero della vita, stava proprio
salendo gli ultimi gradini quando la nube formata dai fasci di luce
inizio a rimpicciolirsi sempre di più , come se si stesse
condensando.
" ma che cosa.." il principe
, arrivato davanti alla tomba proprio sotto la nube, non riusciva a
capire cosa stesse succedendo , di sicuro era opera di hormazd, ma
cosa cercasse di fare era ancora ignoto, poi senti qualcosa di
bagnato sulle sue mani, abbassò lo sguardo e vide che alcune
gocce stavano cadendo dal cielo, come se piovesse, proprio nel punto
dove si trovava.
all'improvviso il corpo di elika prese
a brillare, le gocce cadute dalla nube stavano penetrando nella sua
pelle che si ricoprì di una sottile aura bianca luminescente
dopo alcuni lunghissimi attimi, elika
apri gli occhi
"uh?, cosa..?" fece per dire.
il principe si avvicino a lei.
"elika... elika sei viva".
la aiuto a scendere dalla tomba e a
mettersi in piedi.
"credevo che ormai fossi morta, ma
che è successo? è stato hormazd?".
lei ancora confusa rispose "si..
credo di si, mentre ero morta ho sentito la sua presenza, più
di quanto avessi mai fatto”.
"hai sentito la sua presenza, vuoi
dire che eri con lui?"chiese .
" non è che fossi davvero
con lui, ma... lo sentivo vicino”, rispose mettendosi in piedi.
"beh è stato gentile a fare
qualcosa FINALMENTE, ora che è tutto finito, anche se..".
" non è finita, ancora".
"cosa?".
"c'è ancora qualcosa da
fare" disse elika incamminandosi giù per la scalinata
dell'albero seguita dal principe.
"altri suoli fertili?" chiese
con un leggero disappunto.
" no, la mia gente , devo farla
tornare, per questo hormazd mi ha rimandata qui, se la città e
il regno non torneranno alla vita, hariman scapperà di nuovo,
questo è sicuro".
"per caso ti ha detto anche da
dove cominciare?, no sai perché andare alla cieca di città
in città a parlare di hariman e della fine del mondo.... non
credo possa essere efficace".
elika allora alzo il braccio verso il
deserto , dalla sua mano partì un fascio di luce bianca che si
diresse verso le dune , in lontananza, da dove era venuto il
principe.
"homrazd ci guiderà"
rispose lei con fiducia.
" si, verso chissà quali
altre battaglie, ne vedo gia una, attraversare tutto il deserto A
PIEDI, poteva anche mandarci un mezzo di trasporto".
" beh penso che dovremo fare da
noi per ora " rispose elika, continuando a camminare sulla
sabbia.
tutt'aun tratto però si fermo
guardando qualcosa in lontananza.
"che c'è? hai visto
qualcosa?" chiese lui.
" credo che hormazd abbia sentito
le tue lamentele, guarda laggiù" disse elika indicando
qualcosa davanti a loro.
il principe puntò lo sguardo
dove indicava lei, però non vedeva altro che sabbia e polvere.
" ma cosa hai visto ? forse un...
ASPETTA" si corresse all'improvviso con sorpresa.
" ma quella è..."
inizio a dire mettendosi a correre nel deserto verso ciò che
aveva visto.
Poco dopo il principe e elika erano
ormai lontani dalla valle estavano proseguendo il loro viaggio sul
dorso di un quadrupede verso la citta più vicina.
" non ci posso credere, pensavo
fosse finita chissaddove" disse il principe non nascondendo la
sua contentezza.
" evidentemente si è
affezionata al suo padrone, come hai detto che si chiama?"
chiese elika.
" fhara, è incredibile, è
come quando ci siamo separati, non manca nulla".
era vero, la sua asina era esattamente
come l'aveva lasciata, le provviste ( intatte) , gli oggetti,( da lui
requisiti) l'oro ( soprattutto!).
ora il viaggio si prospettava molto più
piacevole.
intanto.....
un silenzio risuonava lungo le sale del
tempio dell'albero della vita non era rimasto più nessuno li,
nessuno ad abitare quel luogo a proteggerlo, a mantenerlo.
ciononostante sembrava andasse tutto
bene, in apparenza almeno.
se qualcuno si fosse avvicinato nella
sala principale avrebbe notato delle increspature lungo la corteccia
dell'albero della vita, delle piccole linee nere che partivano dalle
sue radici e si espandevano lentamente ma inesorabilmente.
l'albero stava cominciando a sbiadire,
il suo colore cambiava dall'azzurroverde intenso al giallo, poi al
bianco e infine al nero.
come una malattia che si diffonde ,
l'oscurità ricopriva l'albero, che però invece di
seccare e morire, continuava a crescere sempre più forte, le
sue foglie ora di color pece pece aumentavano, i suoi rami si
ingrossavano e maturavano delle spine acuminate, iniziava perfino a
germogliare.
Dalle sue punte infatti cominciarono a
nascere dei frutti capaci di maturare in pochi attimi, i semi quindi
ricadevano sulla terra e ricominciavano questo processo lungo la
terra circostante.
questo accadde fino a quando non arrivo
a uno dei suoli fertili, dalla terra circostante spuntarono tre
germogli particolari, che crescendo finirono con incontrarsi e unirsi
tutti sopra il suolo fertile.
dall'unione di queste piante nacque un
fiore, grosso come una rosa puntato però verso il basso,
ognuno dei suoi petali luccicava di un bagliore bianco e nero, aveva
anche lui delle spine acuminate lungo il suo gambo.
si avvicino lentamente al punto in cui
il suolo fertile emanava la sua energia, e in un attimo penetrò
a forza contro il nucleo sotterraneo del suolo che inizio a vibrare
violentemente scuotendo il terreno intorno a lui.
il flusso di energia divenne
irregolare.
il suolo stava reagendo come se fosse
in preda a un attacco, respingendo l'elemento estraneo.
dopo alcuni minuti di lotta il fiore
nero emerse dal nucleo del suolo fertile, agitandosi debolmente.
i petali erano quasi tutti spariti e le
spine troncate.
troppo provato per lo sforzo il fiore
iniziò a sgretolarsi in polvere, mentre il suolo tornava
tranquillo.
però il flusso di energia stava
cambiando.
prima era un azzurro splendente a
fuoriuscire del suolo fertile, ora aveva iniziato a scorrere un
flusso nero, che stava irradiando corruzione lungo tutto il
territorio.
tutti gli altri suoli fertili subirono
questa fine, diventando suoli corrotti.
ora la loro energia non serviva a
tenere prigioniero hariman ma a dargli forza.
da prigioniero a libero, da gabbia a
fortezza, hariman estese la sua ombra a tutto ciò che c'era di
vivente nel regno.
le piante furono costrette ad assorbire
la corruzione, gli animali mutarono assumendo forme spaventose, la
terra fu impregnata dell'essenza di hariman,
che ora controllava l'albero della
vita.
il vento soffiava violento in quelle
terre ora, portando con se queste parole
"io... sarò...libero...."
|