The Last Death

di Jess2792
(/viewuser.php?uid=404460)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


THE LAST DEATH
di JESSICA USARDI




Chi lo sa che cosa esattamente sia scattato nella mia testa. Infondo, ho sempre pensato di aver fatto loro un favore, li ho spediti in un luogo migliore di questo. Avrebbero dovuto ringraziarmi, perché non l’hanno fatto?
Violet è stata l’unica a farmi capire che forse il mondo non era proprio tutto un cumulo di pattumiera come invece avevo imparato. Si è suicidata a causa di quel mondo schifoso che anche lei odiava e mi sono sentito uno schifo, credevo fosse colpa mia. Mi sentivo una merda, anche se sapevo che avremmo potuto vivere l’eternità insieme, in quella casa più maledetta del Diavolo. Non volevo che morisse, volevo che almeno lei si salvasse. Ho stuprato sua madre, ho lasciato che uccidessero suo padre, ho permesso che mia madre portasse via suo fratello. Le ho rovinato la vita anche dopo la morte.
Ora sono qui, tutto solo.
Che senso ha tutto questo? Forse me lo merito.
La guardo vivere questa sua vita post-morte serena al fianco dei suoi genitori. Proprio come se nulla fosse accaduto. Ma io l’aspetto. Ah sì, certo che l’aspetto. Alla fine mi perdonerà e torneremo ad amarci. Lei mi ha cambiato, mi ha detto «Ti amo», mi ha fatto dire «Ti amo». Non ho mai creduto nell’amore, forse non ci credo tuttora, ma se avessi conosciuto Violet prima che la SQUAD mi trivellasse di colpi senza nemmeno chiedermi il perché del mio gesto, forse me ne sarei fregato di tutti e tutto e non mi sarei nemmeno preso il disturbo di uccidere tutti quei ragazzi e professori della mia scuola.
Ancora oggi i pezzenti che abitano la casa, che per anni mi hanno ordinato di uccidere, mi domandano come mai, la causa di quell’attentato. Semplicemente non lo so. Credo mi annoiassi quel giorno. Ricordo che mi svegliai con una voglia matta di uccidere.
Avete presente quando un ragazzo si sveglia la mattina e ha il cazzo talmente duro da doverselo strofinare per qualche minuto per potersi “tranquillizzare”? Beh, credo che a me fosse accaduta la medesima cosa.
Volevo uccidere. Punto.
Ho provato talmente tanto piacere a massacrare tra i personaggi più strani che io abbia mai incontrato, come quelle due checche succhia cazzi isteriche. Mi sto ancora chiedendo perché non abbia fatto qualcosa per cacciarle via, adesso sono costretto a subirmeli ogni santo giorno con i loro problemi da checche succhia cazzi isteriche.
Oddio, qualcuno li spedisca permanentemente dal loro Dio.
Li sento ancora urlare.
Comunque, nonostante tutto, sono ugualmente felice di vedere Violet sorridente al fianco dei suoi. A quanto pare, alla fine, li ha perdonati entrambi.
Mi fa piacere, davvero.
Forse mi merito di soffrire.
Io l’aspetterò, anche se dovesse volerci l’Eternità.
Riuscirò a riconquistarla, sperando sempre che lei non dica per sempre «Vai via!».




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3388300