Panick Attack.

di fearlvess
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Mickey era annoiato e stanco dopo un pomeriggio speso a tenere d'occhio i suoi affari all'Alibi.
Stava seduto al bancone, con la sua terza birra in mano.
Non vedeva l'ora di andare a casa.
Mentre già pregustava la serata che aveva in mente il cellulare squillò.
"Chi cazzo è?" rispose Mickey. La gentilezza non è mai stata il suo forte, pensó Fiona dall'altro capo della linea.
"Mickey, devi venire subito a casa, è per Ian. Lui..." ma Mickey aveva chiuso la chiamata e stava già correndo, più veloce che poteva, a casa Gallagher.
                        ••••••••••
"Che cosa cazzo è successo a Ian, dove è?" disse il ragazzo mentre apriva, forse con un po' troppa forza, la porta della cucina, il fiato corto a causa della corsa.
"È di sopra, lui... penso sia un attacco di panico. Non riusciamo a calmarlo".
Mickey fece le scale di corsa e si fermò per un attimo davanti alla camera dei ragazzi.
Fissó la porta per un lungo istante. C'è l'avrebbe fatta a vedere Ian così?
Certe volte vorrebbe solo poterlo stringere così forte e poter rimettere assieme tutti i pezzi. Per farlo tornare felice e spensierato come un tempo.
Quell'Ian puro e semplice, quello di cui si era innamorato.
Non che Mickey non amasse più Ian, questo è chiaro.
Ma certe volte vorrebbe solo che le cose potessero tornare come un tempo.
Vorebbe donare un pezzo di lui ad Ian, in modo da rivederlo completo.
La porta era aperta e non appena entró, vide Ian seduto per terra, gli occhi chiusi, il respiro affannoso.
"Ian, sono Mickey. Sono qui".
Ian aprì gli occhi e fissò intensamente quelli blu del ragazzo che gli stava di fronte.
"Io... io non ce la faccio. Tutto sta andando a pezzi, io sono a pezzi" disse Ian, la voce spezzata dal pianto e dal respiro affannoso.
"Hei guardami. Va tutto bene okay? Io sono qui, rimetteremo assieme i pezzi. Non sei solo, va bene? Cazzo ho fatto di tutto per te, farò anche questo".
Mickey prese Ian tra le braccia e lo strinse quanto più forte poteva.
"Ora ci stendiamo a letto finché non ti sarai calmato, okay?"
Ian annuì e Mickey lo aiutò ad alzarsi.
Si stesero sul letto e rimasero lì, Ian perso nelle braccia di Mickey, finché i loro respiri non furono sincronizzati.
"Grazie Mick, di tutto".
"Zitto e dormi, okay? non devi ringraziarmi di nulla".
                      •••••••••••
Dopo due ore circa Fiona salì le scale silenziosamente e aprì la porta della camera dei suoi fratelli.
Trovò i due ragazzi addormentati, aggrappati l'uno all'altro come se ne dipendesse della loro vita.
E, con un sorriso sulle labbra non poté fare a meno di sperare che quel loro amore non finisse mai.
 
Heilà!
Quanto tempo eh?
Questa è la mia prima one shot Gallavich.
Ho iniziato Shameless da poco, ma sono già alla quinta stagione e questi due mi stanno facendo morire per i troppi feels!
Mi scuso per eventuali errori e lasciate recensioni: sono sempre gradite!
Alla prossima!  -ire🌸




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