tu lo conosci gianni?

di astrosyd
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I raggi di luna illuminavano la stanza.  La scena poetica quasi faceva dimenticare il girone infernale che era quella casa, ma era anche questa volta colpa di Sid, che aveva speso i soldi per la bolletta per acquistare delle candele profumate.
Attenti però, non fatevi ingannare.
Quelle candele non servivano a supplire la mancanza di illuminazione e nemmeno per mascherare quel tanfo di gorgonzola che aromatizzava il soggiorno. Servivano invece per fare una sorpresa al suo giovane coinquilino Johnny Rotten, che passava il tempo a rubare cappelli e noleggiare cinture ai giovani aristocratici inglesi che popolavano le strade di Parigi.
-CHE SCHIFO I GIAPPONESI!
-Ah non me ne parlare, nemmeno a me piacciono i piccioni.
Johnny era a casa, finalmente. Sid aveva passato tutto il giorno impaziente di poter sorprendere il suo amico ed il suo momento era alle porte.
TOC TOC
-Apro io! –disse Sid. Appena aprì la porta una figura imponente gli si piazzò davanti: era Mario Ciro, il pizzaiolo, quale onore averlo al loro cospetto! Chissà quali meraviglie aveva preparato solo per loro due, si preannunciava una serata memorabile.
-Avete ordinato voi queste due pizze? – Esclamò il giovane con un caldo accento partenopeo che avrebbe potuto risvegliare dai morti persino Patty Pravo.
-No, grazie e arrivederci – Disse lui quasi sbattendo la finestra. Poi ci ripensò e tornò alla porta.
Scomparso. Avevano perso l’occasione di una vita: Trovare il decimo a calcetto.
Poi eccolo.
Di nuovo quel suono.
Era ormai da due giorni che sentivano quello strano rumore che sembrava provenire dalle fondamenta dell’appartamento. Un suono pesante ma leggero; forte ma non troppo, di Hulk ce ne è uno solo.
-CHIGGHI’È STU RUMURO?*-
-Sì Johnny, questo è un muro ma stai attento: non è un libro! Nonostante spesso ci scriva sopra la lista della spesa. Solo che dimentico sempre di portarmelo, che scemo!- disse lui sorridendo.
Era irresistibile quando faceva così, e Johnny lo sapeva bene. Si alzò di scatto e lo raggiunse con l’eleganza di un fringuello che cavalca un ippopotamo e con un gesto quasi impercettibile lo sbattè al muro, si avvicino pian piano al suo viso e mise la mano sul suo petto e, quasi sussurrando, disse:- Ho paura degli americani Sid, mi terrorizzano più dei Green Day.
-Io da piccolo avevo un gatto, non sono un esperto- disse lui andando verso le candele. Le prese e gliele porse.
-Sid… io…
-Dimmi Johnny, parlami.
- AHAHAHAHAH SONO CANDELE ROSA SEI GAY!
Queste parole bloccarono il tempo, gli orologi iniziarono a girare all’indietro, i gamberi invertirono il senso di marcia e i Marò tornarono in patria.
-WOOOOO- Urlò Michael Stipe terrorizzato – Era solo un sogno, solo un sogno… 



*Cosa è questo rumore? N.d.A

Grazie per aver letto la mia storia, se ti è piaciuta o se ti ha fatto schifo lascia una recensione, fa sempre piacere!
Alla prossima ed un Kisso Punk Rock molto Punk senza Rock :*

P.S.: Il testo contiene dei riferimenti e delle citazioni, chi le trova per primo vince una mortadella.
P.P.S.: Non esiste nessuna mortadella

 




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