No control over mind

di Light Clary
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Era notte. Il mare era in tempesta e le gocce di un acquazzone mischiate a chicchi di grandine non aiutavano di certo a migliorare la situazione.
Narumi sentiva freddo. Batteva i denti e si stringeva nella giacca fradicia. La sua scialuppa rimbalzava come se fosse su un cavallo imbizzarrito e cercare di rimanere dritta per non ribaltarsi in acqua e sopportare quel gelo lungo in tutto il corpo era una cosa impossibile.
Non sapeva da quanto tempo si trovava in mare aperto. Da quando aveva lasciato il suo paese a bordo della prima barca che aveva scorto al porto. Non sapeva neanche navigare. Si era limitata soltanto a prendere due remi e a usarli per allontanarsi il più possibile, ma con immenso dolore, dalla sua città natale.
Che non era più quella di una volta.
Starnutì mentre la grandine le imbiancava i capelli e le gocce le correvano anche lungo la schiena.
Non era neanche in grado di regolarsi con la navigazione. In più si sentiva talmente debole dalla fame che a malapena riusciva a restare sveglia. Non poteva addormentarsi, altrimenti sarebbe stata la fine. L’unica cosa positiva era che ce l’aveva ancora.
Ben custodita nella sua tasca.
Nessuno gliel’avrebbe potuta togliere, neanche una burrasca simile.
Doveva resistere.

Doveva riuscire a portare a termine la missione. La sua missione.
Doveva riuscire a riaverla.
 
Improvvisamente in mezzo alla tempesta riuscì a scorgere una sagoma enorme in avvicinamento e pensò al peggio, immaginando un mostro marino. Ma ebbe altro di cui occuparsi al momento.
Afferrò entrambi i remi e deviò per un soffio un’onda che stava per sommergerla.
Non ebbe neanche il tempo di riprendere fiato, perché davanti a lei se ne stava rialzando un’altra molto più grossa della precedente e non poté farci nulla.
Furono solo pochi secondi senza aria, ma bastarono a farle perdere i sensi e a ritrovarsi distesa sul bordo della scialuppa in procinto di cadere. L’ultima cosa che sentì furono, sovrastate dai tuoni e dai cavalloni, delle grida che indicavano la presenza di un uomo in mare.
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Monkey.D.Rufy afferrò qualcosa.
Le braccia allungate fin sotto la Thousands Sunny, nella piccola scialuppa che il suo cecchino aveva avvistato dalla polena della nave.

Erano riusciti a intravedere solo una persona a bordo. E chiunque fosse, nemica o amica, non era proprio il caso che se ne restasse a bordo di quella carcassa di legno nel mezzo di una tormenta
Rufy ritirò le mani lentamente Il solo contatto con le onde agitate gliele indeboliva, ma non le paralizzava come il resto del corpo in caso si fosse trovato sommerso.
Quando le braccia tornarono alla lunghezza naturale, tenevano sollevato il corpo di una ragazzina dai capelli bianchi con ciocche marroni e la pelle intorpidita dal freddo.
-Presto!Chopper - gridò dirigendosi sottocoperta.
Ben presto tutta la ciurma di Cappello di Pasglia fu svegliata da questa piccola novità. 
Che li avrebbe portati in un’altra rocambolesca avventura.

 
.
TO BE CONTINUED

 Come ve la spassate? :D 
Come vedete mi sono messa sotto e ho iniziato a scrivere la mia prima vera ff su OP.
Continuo a chiedermi come mai ci ho messo così tanto tempo per farmi venire l'ispirazione. Infondo è un manga che seguo ormai da quasi tre anni e che mi ha segnato a vita O.O. Lo considero la mia droga (Okay è un pò troppo forse)
UNA DELLE MIE TANTE DROGHE >_< XD
Non abbiate paura. Non sono una maniaca.
Però quando posso stalkero da morire i nakama. Perché insomma! LI AMO!!!!!!!!!!!
Sono una patita delle coppie Sanami e Zorobin, da come andrete a leggere nei prossimi capitoli.

 




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