Richiamo dal Futuro ~ Spin-off

di Zeon97
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I due avanzarono mano nella mano. Lui steso a terra per opporre resistenza e lei che lo trascinava.

“Dove mi stai portando?!” chiese tra uno strattone e l’altro.
“Lo vedrai, ma ora alzati che ci stanno guardando tutti!”

Che stanno facendo quei due?
….
Saranno forse fidanzati?
Macché, sei cieca? Non vedi come è disperato lui e come lei lo trascina? Saranno nemici semmai!
….

Gli occhi della streghetta erano neri di rabbia.
Un attimo prima di lanciare il suo raggio al plasma verso quelle persone, lo spadaccino si rialzò in piedi.

“Uffa, che rottura di scatole! Allora, dove dovevamo andare?” chiese girandosi alla ragazza.
“Lo vedrai” rispose lei accennando un sorriso.

Aisha parlò con Els del più e del meno durante il tragitto.
Lei fece vari pettegolezzi su personaggi come Gral o Vanessa. Presa dalla foga del discorso, si fece scappare anche qualche commento sui propri compagni.

“Sapevi che Rena è cotta di Raven?”
“Cotta in che senso?” chiese lo spadaccino “significa per caso che è buona da mangiare?”

C’era del doppiosenso nella sua risposta, ma Aisha sapendo per certo che nemmeno lui sappia cosa ha detto fece finta di nulla.

“No, semplicemente che è innamorata!” rispose la ragazza “... ora non mi chiedere che significa, ti prego”
“Certo che so che significa! Credi davvero che io sia stupido?!”

Ci furono tre secondi di silenzio.

“Io non sono stupido…” disse piagnucolando lo spadaccino mentre disegnava cerchietti a terra con il dito.

La ragazza rise.

“Certo che non sei stupido!” spiegò porgendo la mano verso lo spadaccino.

Lui si girò con ancora le lacrime negli occhi e afferrò la sua mano.
I due ripresero il cammino.
Continuarono a camminare per ancora una decina di minuti in silenzio.
Aisha era felice all’idea dell’appuntamento, ma allo stesso tempo non era soddisfatta di quello che stava succedendo.
Elsword era totalmente passivo, finora non aveva mai preso l’iniziativa per fare nulla, nemmeno per iniziare un discorso.
Nessun complimento, nessun discorso particolare. Niente di niente.
Aisha si fermò di punto in bianco, incupita in viso.

“Che c’è, siamo arrivati?” chiese stranito lo spadaccino.
“No, non andremo da nessuna parte…” disse lei “... finché non me lo dici”
“Dirti cosa?”

La ragazza raccolse quel che rimaneva del suo coraggio.

“Dirmi se provi qualcosa per me” spiegò lei.
“Ma certo che provo qualcosa per te”

Aisha arrossì talmente tanto che le stava uscendo il fumo dalla faccia.
Le stava percorrendo finalmente. Stava salendo quelle scale, verso il suo sogno!

“E-e che cosa?” chiese lei balbettando e sempre più stordita dall’emozione.
“Per me tu…” rispose sospirando “sei la mia migliore amica”.

Un’incudine chiamata Friendzone l’aveva schiacciata e fatta cadere giù dalle scale.
Non ce l’ha fatta a raggiungere il suo sogno.

“Proprio nient’altro?” chiese ancora una volta con l’ultimo soffio di voce.
“Beh… no, perché?”

Un ceffone arrivò dritto in faccia al ragazzo.
Aisha corse via, lasciando dietro di sé le sue amare lacrime




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