UN NUOVO CASO
Si alzò come ogni mattina, alcuni raggi di sole le cadevano lungo il viso, fece qualche smorfia e poi iniziò ad aprire gli occhi. Andò a far colazione: prese una tazza di caffè fumante e dei cereali, infine si mise sul bancone a mangiare, come ogni mattina, da sola. Ad un tratto sentì il suono del suo telefono il che preannunciava una giornata intensa; lo prese e lesse il nome: Sandra, quando la sua amica la chiamava non erano quasi mai buone notizie. Rispose alla chiamata e si fece dare l’indirizzo poi prese il cappotto, perché era pieno inverno, e se lo mise pronta ad uscire di casa.
Arrivata sul luogo del delitto vide Sandra si avvicinò per i primi prelievi:
-Buongiorno Laura
-Buongiorno Sandra, cos’abbiamo?
-Un uomo di grande muscolatura, probabilmente faceva palestra, è stato accoltellato diverse volte, saprò dirti di più dopo l’autopsia, qui ho la sua carta di identità
Le porse il pezzo di carta e Laura lesse ad alta voce vedendo che il suo partner si stava avvicinando dopo aver parlato con i testimoni.
-Andrew Johnson, 42 anni, single, viveva tra la Broadway e Canal Street, io e Alex andiamo al suo appartamento, tu chiama appena avrai finito l’autopsia.
-Ok
Si allontanò dal corpo per andare da Alex per sapere cos’hanno detto i testimoni.
-Allora cos’hanno detto?. Chiese Laura
-Buongiorno anche a te. Disse Alex
Disse Alex con un sorriso stampato in faccia. Laura si accorse di come era felice il suo collega ma decise che non era il momento per questioni personali, e che avrebbe dovuto aspettare la chiusura del caso. Così decise solo di incenerirlo con il suo sguardo. Alex avendo paura iniziò a dirle quello che voleva.
-Allora, sono una coppia di fidanzati e mentre facevano una passeggiata si scontrarono con una persona vestita di nero, che andò avanti senza più voltarsi mentre la coppia gli gridava dietro. Continuando poi a camminare notarono una persona a terra circondata da una pozza di sangue così decisero di chiamare la polizia.
-Ok allora, io e te ora dobbiamo andare all’appartamento della vittima.
Quando salirono sull’auto Alex colse l’occasione per parlarle.
-Stai bene chiese lui
-si, perché non dovrei stare bene. Rispose Laura con un tono un pò seccato.
-non mi hai nemmeno salutato stamattina, ho fatto qualcosa di sbagliato ?
Laura non fece in tempo a rispondere che arrivarono all'appartamento della vittima. |